Panchina blu a Pescaglia, la gioventù federalista europea: “Sconcertati dalle accuse di Paolinelli”

Matteo Gori: “Dal segretario della Lega solo strumentalizzazione e disinformazione”
“Siamo sconcertati dalle accuse rivolte da Paolinelli”. Inizia così la replica del Movimento federalista europeo (Mfe) alle accuse del segretario della Lega locale, Cipriano Paolinelli, sul tema dell’inaugurazione della panchina azzurra a Pescaglia.
“Il Movimento federalista europeo è un movimento politico apartitico – afferma Matteo Gori, segretario generale della gioventù federalista europea (Gfe) la parte giovanile del Mfe – che dalla fine della seconda guerra mondiale lotta in modo indipendente per un’Europa libera e unita. Questo significa che dialoghiamo da sempre con tutte le forze politiche, a livello locale, regionale e nazionale, a patto che si riconoscano nei valori dell’antifascismo, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani”.
“Il progetto di un’Europa libera e unita nasce infatti a Ventotene – proseguono -, da tre antifascisti reclusi al confino che, pur esprimendo convinzioni politiche tra loro differenti, scrissero insieme il Manifesto di Ventotene da cui è nato poi il progetto europeo. L’iniziativa delle ‘panchine europee in ogni città’, portata avanti dai volontari della Gfe in tante città italiane, è un simbolo che ci deve ricordare come l’Unione europea sia di tutti e cosa voglia dire essere cittadini e cittadine europee. Al contrario delle parole espresse dal rappresentante della Lega, le uniche dichiarazioni divisive provengono da quelle forze che negano questi valori, nascondendosi dietro a pretese sovraniste e nazionalistiche che comportano come unica conseguenza l’impossibilità di far fronte ai problemi più sentiti dai cittadini, rispetto ai quali quelle stesse forze finiscono sempre per incolpare gli altri, le minoranze, i più deboli”.
“Le accuse che vengono rivolte ai giovani federalisti che hanno realizzato la panchina insieme ad amministrazione e cittadinanza – continua -, sono solamente strumentali, volte a demoralizzare volontari che si impegnano sul proprio territorio per una cittadinanza attiva”.
L’appello di Sara Bertolli e Edoardo Pecene, rispettivamente segretaria regionale toscana e segretario lucchese della Gfe: “Ci appelliamo a tutte le associazioni e i corpi intermedi che si riconoscono nei valori dell’antifascismo: facciamo rete insieme! Fare attivismo nelle nostre zone sta diventando sempre più complicato, a causa del clima repressivo creato dalle continue accuse strumentali alle attività che la società civile porta avanti. Questo non deve succedere in un paese democratico, la cui Costituzione si fonda sui valori della Resistenza. I valori europei sono i valori della Resistenza e non quelli di chi la nega”.