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Un “doppio” antico 500 anni: i campanari di Barga compiono 5 secoli di vita

8 dicembre 2022 | 10:38
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Un “doppio” antico 500 anni: i campanari di Barga compiono 5 secoli di vita
Un “doppio” antico 500 anni: i campanari di Barga compiono 5 secoli di vita
Un “doppio” antico 500 anni: i campanari di Barga compiono 5 secoli di vita
Un “doppio” antico 500 anni: i campanari di Barga compiono 5 secoli di vita

Il sindaco ha donato una teca per la cella campanaria del Duomo dove è stato collocato il San Cristoforo d’oro

Il gruppo campanari di Barga ha una storia antica, che arriva ai giorni nostri con un impegno costante nel mantenimento del tradizionale suono manuale delle campane, oltre all’esecuzione delle manutenzioni delle torri campanarie e degli orologi meccanici ancora presenti; un’arte che va scomparendo ma che a Barga viene tutelata con attenzione sia dai membri del gruppo, sia dalla Propositura e dal Comune, oltre che da tutti i cittadini, per la particolarità e la ricchezza nell’ambito delle tradizioni locali che tutto questo rappresenta.

A proposito di antichità delle origini, i campanari non si sono fatti sfuggire, grazie al collega ma anche e soprattutto storico locale Cristian Tognarelli, l’importante appuntamento anniversario dei 500 anni del Doppio della Concezione, vista la delibera comunale del 1522 dove veniva indicata a quegli ormai antichi campanari di allora, l’esecuzione del doppio in onore dell’Immacolata Concezione. Tradizionalmente, infatti e da tempo immemorabile, il 7 dicembre alle 21 in punto i campanari, aiutati anche dai colleghi campanari dei paesi vicini, esegue un “doppio in terzo” con i possenti bronzi del Duomo di Barga, della durata di un’ora, terminando infatti alle 22.

Un rito che parte dal culto per l’Immacolata Concezione e che arriva ai giorni nostri ancora fresco e attuale ma carico dell’importante significato della tradizione, che a Barga significa emigrazione, storia e affetto per questo borgo montano. Non è raro infatti vedere abitanti di Barga e parenti che rientrano appositamente dall’estero (forte è stata in questa terra l’emigrazione verso la Gran Bretagna, con particolare concentrazione in Scozia, così come negli Stati Uniti), per salire sul Duomo ad ascoltare questo “infinito” concerto di campane, ricordando i tempi della gioventù ormai passati, come del resto l’invio ai tanti emigrati e parenti barghigiani, di video di questo intenso momento di collettivo ritrovo all’ombra dell’Immacolata Concezione, che segna inoltre l’avvio delle festività natalizie in tutto il territorio comunale.

Vista la speciale ricorrenza, è stato realizzato un convegno nella sala consiliare del Comune, dove alle 17 di ieri (7 dicembre) si sono alternati storici locali e appassionati di arte campanaria, che hanno espresso il loro punto di vista sull’utilizzo e sull’evoluzione della campana in ambito religioso e civico, e di tutto quello che le ruota intorno nel corso dei secoli, con interventi di P.G. Cecchi, Giuseppe Bernini, Cristian Tognarelli sotto il coordinamento di Sara Moscardini dell’Istituto Storico Lucchese, intervallati dal maestro Roberta Popolani che eseguirà alcuni intermezzi musicali con laudi alla Madonna. A fare gli onori di casa il Sindaco Caterina Campani, insieme a monsignor Giovanni Paolo Benotto, arcivescovo di Pisa, il proposto Stefano Serafini, oltre a Manuel Graziani, consigliere della Federazione nazionale suonatori di Campane. Particolare momento di emozione vissuto dai presenti in chiusura dell’interessante convegno, quando Enrico Cosimini, a nome del gruppo dei Campanari di Barga, ha conferito al campanaro Remo Rossi il titolo di presidente onorario del gruppo, visti i suoi 62 anni di ininterrotta attività di suonatore di campane.

Come sempre alle 21 si è avuto il bellissimo doppio, preceduto però da una ulteriore sorpresa: il sindaco di Barga, Caterina Campani, ha inaugurato una teca posta all’interno della cella campanaria, dove il gruppo ha riposto il S. Cristoforo d’oro ricevuto proprio dall’amministrazione comunale a luglio scorso nell’ambito delle festività patronali.

Barga si conferma anche in questo caso il paese delle tradizioni, dove l’impegno non manca anche in momenti storici non facili come questo, ma dove con la collaborazione di tutti, Enti e cittadini, si riesce ancora a fare qualcosa di importante, in linea con la “magia del Natale”.

Ecco i nomi di questi eroi e difensori dell’antica arte campanaria: Paolo Bacci, Lido Bacci, Fabrizio Bernardi, Matteo Bertoncini, Davide Bertoli, Francesco Biagi, Matteo Brindani, Giovanni Catelani, Enrico Cosimini, Luca Cosimini, Luigi Cosimini, Marco Gonnella, Massimiliano Ghiloni, Manuel Graziani, Nicola Guidi, Luciano Marchetti, Lio Marroni, Franco Motroni, Remo Rossi e Cristian Tognarelli.