Riuso e ambiente, a Bagni di Lucca decolla il progetto “Raccoglimi”





Associazioni coinvolte e impegnate nella promozione delle buone pratiche
Appuntamento partecipato ieri sera (8 dicembre) alla Sala Rosa del Circolo dei Forestieri a Bagni di Lucca, dove si è tenuta la conferenza Raccoglimi un progetto teso alla sensibilizzazione a proposito del tema ambientale.
All’iniziativa è intervenuto il sindaco Paolo Michelini che afferma: “È particolarmente gratificante constatare la grande partecipazione a questa serata, che è il segnale di un sincero interesse da parte della collettività. Questo progetto si è sviluppato coinvolgendo la rete associativa presente sul nostro territorio insieme alla quale abbiamo iniziato un bel percorso. Quella per l’ambiente- sottolinea- è una lotta di civiltà perseguita anche attraverso sanzioni, nonostante talvolta sia complesso individuare i responsabili di queste azioni. La Croce Rossa di Bagni di Lucca si è dimostrata particolarmente attiva su questo versante nel tentativo di creare una lunga serie di eventi dedicati all’ecologia, anche in prospettiva formativa per i giovani volontari, ma non solo”.
Ne è convinta Stefania, presente in veste di volontaria ma anche come membro della Società Ermete Zacconidi Montefegatesi: “Montefegatesi da sempre si dimostra particolarmente attento a questa tematica, che diventa anche un momento d’incontro tra generazioni differenti fra di loro”.
Michele Viviani di Jurassic Park afferma: “Abbiamo accolto questa iniziativa braccia aperte. Insieme alla dirigenza della Federazione Ciclistica per il prossimo anno stiamo organizzando un progetto per coinvolgere i bambini sensibilizzandoli al rispetto per l’ambiente”.
“Il nostro gruppo – spiega Marco Giannotti per Trekking Pegaso – ha risposto positivamente a questo invito perché in linea con i valori dell’associazione tra cui vi è certamente quello del riciclo: recuperare un oggetto e dargli una nuova vita si traduce nella possibilità di far bene all’ambiente e a noi stessi”.
“Il nostro gruppo – spiegano gli Scout di Bagni di Lucca – è nato per educare i ragazzi a lasciare il mondo migliore di come lo hanno trovato . Proprio loro si sono prodigati nella pulizia del paese di Fornoli dimostrando grande coinvolgimento a livello umano.
La conferenza è poi proseguita con gli interventi dei relatori a cominciare da quello del dottor David Barsi con Il peso dei rifiuti: “Si producono rifiuti sin dalla generazione della materia prima, dalla lavorazione, all’utilizzo, al fine vita dell’oggetto che viene trattato, smaltito e trasformato attraverso il processo di riciclo. Quando l’oggetto entra in contatto con l’ambiente naturale, dal suolo all’ambiente marino, le sue dimensioni si riducono trasformandosi in microplastica grazie al processo di degradazione. Esiste un falso mito – afferma Barsi- quello secondo cui la plastica sia il nemico numero uno per l’ambiente. La plastica invece è un materiale versatile, leggero. Aziende che tendono ad utilizzare l’approccio meno aggressivo in termini ambientali hanno verificato che il vetro è molto più impattante. Anche sul piano prestazionale la plastica ha una capacità conservativa maggiore rispetto agli altri materiali utilizzabili soprattutto nel settore alimentare. Il consiglio- conclude- non è quello di demonizzare questo materiale bensì quello di utilizzarlo in modo etico cercando di ridurne al minimo l’utilizzo: una strada percorribile è quella della circolarità affinché il rifiuto possa essere reintrodotto nella filiera produttiva”.
Particolarmente sentito l’intervento di Gemma Fazzi presidente Auser di Bagni di Lucca: L’Auser ha partecipato con gioia alla giornata del 7 dicembre promossa dalla Croce Rossa perché mancava un tassello importante tra le nostre attività, quello della raccolta di un prodotto già diventato rifiuto. La nostra attività infatti – sottolinea Fazzi- prevede la raccolta di tutto ciò che non lo è ancora diventato: cibo, riutilizzo di abiti, di mobili, libri. Riutilizzare è un gesto quotidiano che compiamo grazie all’aiuto delle amministrazioni comunali che si sono susseguite, alla Caritas, ai gruppi parrocchiali con cui abbiamo creato una rete sociale e culturale che ha generato risultati di cui andare particolarmente fieri. La maggior difficoltà è il superamento di quel retaggio culturale che non coglie nel riutilizzo l’aspetto etico inteso come atto di volontà”.
“A Ponte a Serraglio- prosegue- ci sono quattro negozi solidali identificati con il proprio numero civico, “Ponte 29” “Ponte 32” “Ponte 40” “Ponte 44″: ambienti ricevuti in comodato d’uso a cui abbiamo dato nuova vita, rendendoli belli, agibili, sicuri grazie alla nostra attività di volontariato che potrebbe trasformarsi in un’attività professionale in un’ottica occupazionale: questa per noi si traduce una buona pratica di economia circolare”.
Assente David Bonaventuri geologo e fotografo freelance, disabile che sarebbe dovuto intervenire a proposito del binomio non sempre possibile fra ambiente e disabilità.
“I portatori di disabilità- afferma in un messaggio inviato agli organizzatori- sono spesso esclusi dalle tematiche ambientali oltre che da quelle riguardanti la sostenibilità. Questo avviene perché mancano i supporti e i percorsi adatti alle loro esigenze e abilità. Tuttavia hanno gli stessi bisogni del restante pubblico a partire dall’acquisizione in termini di consapevolezza circa l’impatto dei comportamenti e delle scelte che concretamente ogni giorno vengono compiute”.