Rocca di Lucchio, lo sfogo: “Il Comune non parteciperà ai bandi per il recupero, ennesima occasione buttata al vento”

Il post sui social dell’associazione paesana: “L’ostacolo, che il Comune porta a giustificazione, è che la Rocca risulta non essere di proprietà pubblica ma di proprietà privata”
Un appello per salvare un patrimonio di Bagni di Lucca, la Rocca di Lucchio. A lanciarlo è l’associazione Lucchio Ambiente che chiede al Comune un atto di esproprio per acquisire la Rocca e poter così partecipare ai bandi di gara per recuperarla.
“Vogliamo portare a conoscenza la grave situazione in cui si trova la Rocca di Lucchio – esordisce l’associazione -. Nel corso degli anni, la nostra associazione ha tenuto vivo l’interesse sulla Rocca e sul paese di Lucchio, attraverso molteplici iniziative, pubblicazioni ed eventi: nel 2019, a seguito di alcuni ritrovamenti archeologici la Soprintendenza di Lucca e la facoltà di archeologia dell’università di Pisa, di concerto con il comune di Bagni di Lucca, hanno eseguito dei saggi e scavi nella Rocca; nel 2020 abbiamo raccolto oltre 2.000 firme partecipando al concorso ‘I luoghi del cuore’ indetto dal Fai; nel corso di quest’anno è stato girato un servizio per la trasmissione Bellitalia di Rai3; oltre a numerosi video amatoriali realizzati con droni e strumentazione varia. Quanto illustrato deve far comprendere che vi è un interesse importante e crescente verso Lucchio e in particolare verso la sua Rocca”.
“L’amministrazione comunale di Bagni di Lucca, purtroppo, non dimostra altrettanto interesse nel suo recupero e messa in sicurezza, poiché, al momento, pare non abbia intenzione di partecipare ai bandi regionali da poco pubblicati, indispensabili per reperire i fondi necessari per i restauri di fortificazioni – afferma l’associazione, amareggiata -. L’ostacolo, che il Comune porta a giustificazione, è che la Rocca risulta non essere di proprietà pubblica ma di proprietà privata, suddivisa in diverse particelle sia di proprietà singola che con molteplici proprietari (dovuto a successioni ereditarie nel tempo). Senza la presa in carico, da parte di un ente pubblico, della proprietà non è possibile partecipare ai bandi ed eventualmente poter usufruire di tali fondi. È l’intervallo di tempo che intercorre fra presa in carico della Rocca e vincita del bando che preoccupa l’amministrazione comunale, perché in questo arco temporale potrebbero avvenire frane e smottamenti di cui il Comune diventerebbe responsabile”.
“Siamo rammaricati da questa situazione, è l’ennesima occasione buttata al vento, basterebbe un atto di esproprio per acquisirla e poter così partecipare a questi bandi di gara. Il recupero della Rocca di Lucchio, non solo darebbe una spinta alla rinascita del paese, ma sarebbe un impulso turistico per il comune di Bagni di Lucca e per tutta la Val di Lima. Ma forse sperare che questa classe politica, che ci governa, riesca a capirlo è utopia e fantasia – attacca l’associazione -. Ormai i cittadini hanno scoperto il ruolo del patrimonio cultuale, la cultura è soprattutto un potenziale economico una forza vitale dell’economa che non deve essere più sottovalutata. Arrivati a questo punto, noi cittadini possiamo solo augurarci di essere ascoltati”.
Foto di Maurizio Nardi