
La consigliera di Orgoglio Comune ha ricevuto rassicurazioni in Consiglio
Sembra non avere fondamento la notizia della chiusura dell’ufficio postale di Diecimo. Lo afferma la consigliera di Orgoglio Comune, Yamila Bertieri.
“Ieri sera, al consiglio comunale con un ordine del giorno abbastanza sostanzioso di circa 21 punti all’ordine del giorno, ho chiesto delucidazioni in merito all’ufficio postale di Diecimo poiché – afferma – da alcuni giorni i cittadini di diverse frazioni mi stavano segnalando su una presunta loro chiusura. Con il mio gruppo di opposizione Orgoglio Comune avevamo affrontato la tematica il 14 marzo chiedendo al primo cittadino di garantire il servizio poiché nel nostro comune, causa lockdown, erano stati chiusi quelli di Diecimo e di Valdottavo. Chiusure che stavano creando molti disagi tanto che i cittadini erano costretti ad andare a quello del capoluogo, unica sede aperta, concentrandosi quindi tutti nella stesso luogo e rischiando di andare contro al divieto di assembramento”.
“Peraltro – aggiunge – si evidenziò come il decreto IoRestoaCasa del 10 marzo prevedeva che fossero garantiti i servizi bancari, finanziari e postali e, dato che si poteva uscire solo in caso di necessità, tale servizio doveva quindi a nostro avviso, essere mantenuto nelle frazioni, anche perché non tutti avevano la possibilità di uscire o di spostarsi. Il 26 agosto ho nuovamente affrontato il problema sopratutto per quanto riguardava l’apertura a giorni alterni dello sportello postale sempre di Diecimo e Valdottavo, perché stava determinando enormi disagi nella utenza. Disagi come la formazione di file con lunghe code che costringevano e tutto ora costringono gli utenti ad aspettare fuori per molto tempo prima di poter svolgere una qualsivoglia operazione e con la conseguente difficoltà di mantenere le distanze interpersonali”.
“Abbiamo sempre ritenuto che la situazione deve essere risolta in maniera definitiva, con opportuni accorgimenti visto che il problema è da diversi mesi segnalato – aggiunge -. Capisco che la riduzione degli orari di apertura al pubblico è stata determinata anche dall’emergenza sanitaria ma, molte persone stanno facendo notare che il problema non è solo dei cittadini che usufruiscono dei servizi ma, anche dei tanti utenti che devono raggiungere l’ufficio postale per effettuare spedizioni, ritirare corrispondenza, effettuare pagamenti, versamenti e svolgere tutti i servizi offerti. Sempre in agosto ho sottolineato l’esigenza che i comuni in cui tale problema era presente o lo è tutt’ora, dovevano intervenire e collaborare con l’ente postale per cercare di garantire un’apertura in più con la speranza che questo disservizio sia presto risolto e che si ritorni alla normalità. Il 26 ottobre invece ho evindenziato il fatto che l’amministrazione comunale avrebbe o potrebbe provvedere fuori dagli uffici postali alla posa di panchine per rendere più confortevole l’attesa dei nostri concittadini, soprattutto per quelli anziani, per le donne in stato di attesa o per chi ha dei problemi nello stare in piedi. Ad oggi come mi è stato risposto, sembra che nessuna notizia sia giunta all’amministrazione su una probabile chiusura di tale ufficio ma nel caso, tutti ci impegneremo affinché non avvenga. Sappiamo bene che le frazioni e non sono del comune di Borgo a Mozzano ma, anche delle Mediavalle e Garfagnana subiscono già numerosi svantaggi, che con la crisi economica degli ultimi anni si sono acuiti portando a ridurre la presenza di molti servizi e a Diecimo per esempio è stato già on parte penalizzato perché è stata chiusa la banca e rimosso il bancomat (questione molto sentita dai cittadini e stessa frazione). Ritengo che questi servizi siano importanti per tutti non solo sotto il profilo economico, ma anche dal punto di vista delle relazioni sociali e della qualità della vita”.