“Boia chi molla” sul tricolore e cartello con la scritta “Pura razza italica” esposti fuori da un’abitazione

Tutto rimosso dopo l’indignazione dei cittadini sui social. L’Anpi denuncia l’accaduto
Esposta la bandiera tricolore con la scritta “boia chi molla” e un cartello che recita “pura razza italica” in un’abitazione di Bagni di Lucca. Un fatto insolito che ha turbato gli abitanti del paese, con l’abitazione che era stata segnalata da un cittadino che, stupito dall’accaduto, aveva condiviso la foto sui social.
Dopo i tanti commenti tra shock e indignazione, la bandiera e il cartello sono stati rimossi.
“Continua ad essere lì, inamovibile, il cartello della vergogna – aveva scritto ieri l’Anpi di Bagni di Lucca -. E per di più, da hanno aggiunto anche il tricolore ‘violato’ con la scritta ‘Boia chi Molla’. Le azioni al momento intraprese, non sembrano avere effetti. Per questo nuovo episodio stiamo per fare un’altra denuncia. Purtroppo in Italia non c’è una legge che nei fatti punisca certi fatti. L’ultimo dei tentativi di legge è stata fatta dall’onorevole Fiano (Pd) nel 2017 che recita nel testo: ‘Chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative ideologie, anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici’. La proposta di legge fu approvata alla Camera, ma mai portata a ratifica del Senato, quindi al momento, non è una legge vigente dello Stato”.