Una famiglia da 16 giorni in casa in attesa del tampone chiede aiuto: “Temiamo per la salute di papà”

Il messaggio di un figlio: “Mio padre è sulla sedia a rotelle con gravi patologie: dovrebbe fare analisi di controllo di routine tutte le settimane”
“Da 16 giorni in casa in attesa del secondo tampone, ci sentiamo abbandonati“. Inizia così il racconto di una famiglia di Corsagna, nel comune di Borgo a Mozzano, in cui tutti i componenti sono positivi al coronavirus, mamma, papà e due figli.
La famiglia, dopo febbre e raffreddore, fortunatamente adesso sta meglio. Ma a preoccupare è la situazione del papà: “Siamo disperati – racconta un figlio -. Siamo in casa ormai da 16 giorni dopo che il nostro primo tampone è risultato positivo. Mio padre è sulla sedia a rotelle con gravi patologie e dovrebbe fare analisi di controllo di routine tutte le settimane. Temiamo per la sua salute“.
“Al momento – prosegue nel racconto – dal 30 ottobre non si è fatto più vivo nessuno. Abbiamo chiamato e sollecitato tramite telefono ed email, ma niente. Siamo come fantasmi“.
Una triste vicenda la sta attraversando anche la sorella, positiva al coronavirus insieme a suo marito. La famiglia è stata colpita da un lutto “ma – come racconta il fratello – al momento non possono andare al funerale perchè non hanno ancora ricevuto l’esito del secondo tampone“.