Più sicurezza guardando all’ambiente: a San Martino in Freddana si progetta una pista ciclabile

Un intervento da quasi 100mila euro per recuperare la vecchia via Vicinale da Maracci
Un intervento per la realizzazione di una pista ciclabile di 325 metri a San Martino in Freddana, nella vecchia via Vicinale da Marracci alla chiesa, ad oggi ridotta a poco più che un sentiero. È questo il progetto da quasi 99mila euro che bolle in pentola a Pescaglia, per il quale Comune ha richiesto un contributo dalla regione Toscana con il “bando per realizzazione interventi atti a favorire la mobilità urbana in risposta all’emergenza sanitaria Covid-19”.
I dettagli del progetto
L’obbiettivo è quello di dotare la frazione di San Martino in Freddana (a est) e quella limitrofa di Monsagrati (a ovest) di una viabilità alternativa alla Sp1 Francigena – Lucca Camaiore che viene utilizzata sia come strada extraurbana che per gli spostamenti di quartiere e risulta a livello regionale la strada con il tasso di incidentalità più alto con 60 sinistri l’anno di cui 2 mortali (dati riferiti all’anno 2018), principalmente dovuti all’alta velocità di percorrenza e alla pericolosa interazione tra pedoni e veicoli principalmente dovuta all’assenza di marciapiedi.
La pericolosità è maggiormente accentuata dal fatto che nelle frazioni (fra l’altro le più popolose del comune) sono presenti numerose attività commerciali, artigianali e industriali (anche multinazionali), oltre che fondamentali servizi per i cittadini come i 2 plessi scolastici (scuola secondaria di primo grado di San Martino e scuola primaria di Monsagrati, località Maracci), impianti sportivi, farmacie comunali e ad anche la sede distaccata del comune di Pescaglia. La Sp1 viene pertanto utilizzata spesso, dai pedoni che dai veicoli, sia per brevi spostamenti, in quanto non vi è viabilità di quartiere alternativa alla stessa, che per gli spostamenti extraurbani.
La realizzazione del progetto – come sottolinea l’amministrazione comunale – sarebbe un primo passo verso la risoluzione di tale problematica in quanto aumenterebbe il livello di sicurezza stradale e migliorerebbe i parametri ambientali riguardanti la qualità dell’aria.

La scelta di recuperare la vecchia via Vicinale da Maracci nasce dalle seguenti principali considerazioni: “Numerose ricerche storiche – spiega il Comune – hanno evidenziato che la vecchia via vicinale oggetto di recupero ricalca in buona parte l’originario tracciato della via Francigena nel tratto Camaiore – Lucca (ad oggi indicata come tappa 27 Camaiore – Lucca). Ad oggi la Via Francigena tabellata propone una variante a tale tracciato che si dirama poco prima di Monsagrati (località Vapromaro) per evitare ai pellegrini di percorrere la pericolosa Sp1 fino a Lucca, ma su molte guide e cartine è indicato il percorso che transita lungo la Sp1 e quindi sono numerosi i pellegrini che percorrono la Sp1 nonostante la pericolosità della stessa. La realizzazione di questo percorso ciclopedonale sarebbe un primo passo verso il recupero dell’originario tracciato ed eviterebbe, anche se per un breve tratto, ai pellegrini di allontanarsi dalla Sp1 e poter camminare e spostarsi in sicurezza”.
“Attualmente – prosegue il Comune – la via vicinale viene prevalentemente utilizzata per gli spostamenti degli alunni della scuola secondaria di primo grado di San Martino in Freddana per raggiungere a piedi (evitando così l’utilizzo di trasporto pubblico) l’unica palestra della frazione che si trova nei pressi del comprensorio scolastico (scuola infanzia e primaria) in località Marracci, per svolgere le attività scolastiche. La palestra è anche utilizzata in ambito extra-scolastico per diverse attività sportive. Nei pressi della palestra sono inoltre presenti campi sportivi, un parco giochi molto frequentato ed un parcheggio pubblico. Il tracciato che gli alunni e le insegnanti si trovano a percorrere non è agevole ed espone (soprattutto nei periodi invernali) al rischio di scivolate e cadute. Con questo primo lotto si interverrebbe nel tratto più difficoltoso e pericoloso dell’attuale via vicinale. La realizzazione del percorso ciclo-pedonale garantirebbe quindi spostamenti in sicurezza degli alunni ed incentiverebbe l’abbandono del mezzo privato motorizzato anche per tutti gli altri utilizzatori delle strutture presenti nella zona favorendo quindi nel complesso la mobilità urbana”.
Con questo primo progetto il Comune intende intervenire sul tratto che presente le maggiori difficoltà e lunghezza rispetto ai restanti tratti (lunghezza di circa 100 metri) che permetteranno il collegamento completo tra le due frazioni.
Nella progettazione della pista ciclopedonale, il Comune ha scelto prevalentemente l’utilizzo di materiali rinnovabili e dal basso impatto ambientale come la pavimentazione ecologica in terra stabilizzata e l’illuminazione mediante segnapassi solari.