Spese legali del Comune, prima interpellanza per l’opposizione a Coreglia

‘Rialziamo la testa insieme’ punta il dito sugli onorari ai professionisti chiamati a difendere l’ente: “Rischio buco per i conti”
Primo atto ufficiale per l’opposizione al Comune di Coreglia. È una interpellanza che riguarda le spese per gli onorari ai legali pagate dal Comune.
“Un problema che frequentemente si verifica negli enti locali – premette il gruppo Rialziamo la testa insiemeè quello della non corrispondenza dell’impegno di spesa per la prestazione professionale con il saldo degli onorari presentato dal professionista. La Corte dei Conti, interpellata su quale sia il corretto procedimento di natura contabile da seguire per poter assumere il maggior onere finanziario relativo al pagamento, a saldo, delle parcelle di avvocati esterni incaricati della difesa giudiziale dell’ente originato, rispetto alle previsioni iniziali, da imprevedibili complessità e peculiarità del giudizio penale, ha precisato che in ossequio ai principi di prudenza e di sana gestione finanziaria, nel momento in cui l’ente locale assume obbligazioni giuridiche nei confronti dei terzi deve, contestualmente, procedere a determinare, secondo la stima più precisa possibile, le somme da corrispondere al fine di poter adottare i relativi atti della procedura contabile, evitando la formazione di debiti che si originano con una procedura extracontabile”.
“Ne deriva, pertanto, che è onere dell’ente trovare – spiega l’opposizione – nel momento del conferimento dell’incarico professionale, la copertura finanziaria della spesa per gli onorari da pagare quale compenso per la prestazione resa che tenga conto non solo degli acconti, ma anche del saldo in modo da coprire la spesa complessiva e nella sua interezza. Ciò nonostante nell’ipotesi in cui vi sia uno scostamento tra la previsione di spesa iniziale (ricompresa nel formale atto di impegno) e quella finale, il cui superiore ammontare sia derivato, nella specie, da fatti sopravvenuti ed imprevedibili, quali la peculiarità, complessità e imprevedibilità del giudizio, ritiene che il maggior onere di imprevedibile quantificazione debba essere coperto integrando l’originario atto di impegno di spesa. Questa premessa è propedeutica al fine di richiedere se, le somme stanziate in bilancio sono capienti per la corresponsione degli onorai ai vari legali e consulenti incaricati da codesta amministrazione per pareri legali, consulenze, rappresentanze e difese in giudizio, nei vari procedimenti afferenti l’iter di affidamento dei lavori relativi alla costruzione del nuovo campo sportivo di Ghivizzano”.
“Nello specifico si richiede – è il testo dell’interpellanza – quali e quanti incarichi sono stati affidati dal 2015 ad oggi, indicando per ciascuno: l’oggetto; il nome del professionista; se la prestazione è stata eseguita o, lo stato attuale del procedimento; l’importo stanziato in bilancio a seguito di specifico preventivo; l’importo ad oggi pagato; il residuo a disposizione e la congruità dello stesso alla copertura totale della prestazione. Si richiede inoltre di conoscere: se le somme impegnate e/o da impegnare per gli onorari di che trattasi siano imputate a specifica voce del quadro economico del progetto o, sull’apposito capitolo “spese legali del bilancio dell’ente”; le ragioni che hanno impedito a tutt’oggi di rispondere a precedente richiesta formulata dal consigliere comunale Piero Taccini in data 11 marzo 2020 con particolare riguardo alla nota pervenuta dall’avvocato Giuseppe Toscano protocollo numero 1375 del 10 febbraio 2020, in atti del Comune, circa i compensi reclamati per attività svolta in favore dell’ente dal 2018 al 09 gennaio 2020 data della lettera. È del tutto evidente che solo una risposta puntuale, certa, o comunque prudenziale, possa essere garanzia circa le reali somme ancora a disposizione del quadro economico per il completamento dell’opera e, per una sana gestione del bilancio. In mancanza di un prudente stanziamento in bilancio, inevitabilmente, emergerà una passività pregressa da coprire finanziariamente e contabilmente nell’esercizio in cui si sia verificata la reale conoscenza delle spese legali a carico dell’ente”.
“Dai banchi dell’opposizione o meglio della minoranza – dice Giorgio Daniele, capogruppo di opposizione – faremo la nostra parte, daremo voce, ascolto, dignità e rappresentanza ai 1438 elettori che ci hanno votato e, più in generale, a tutte le cittadine e cittadini del nostro Comune. La campagna elettorale, è noto, è un momento di confronto e di scontro, dove, spesso, alcune verità vengono ovattate e alcune bugie accreditate a rango di verità. Spesso è difficile separare il grano dal loglio, il bene dal male il vero dal falso. Per fare questo ci vuole tempo, pazienza e confronto. Ora la campagna elettorale è finita, chi ha vinto amministra, gli altri, noi, controlliamo, proponiamo, verifichiamo e se giusto, collaboriamo”.
“Intanto, cominciamo dal dimostrare – conclude la nota – che ciò che abbiamo detto in campagna elettorale non sono state bugie, ma fatti concreti, verità. È stato scritto: gli altri, ovvero noi, “parlano solo dei debiti, terrorizzando i cittadini”, oppure “ in un clima avvelenato da polemiche e bugie” e così via. Bene, da oggi inizia un processo di verifica atto a portare alla luce e alla conoscenza dei cittadini, fatti, provvedimenti, atti, che confermeranno, purtroppo, la fondatezza dei nostri giudizi. Chiarimenti, interpellanze, interrogazioni, consigli comunali, saranno gli strumenti che useremo per far emergere quelle che a nostro avviso sono state e sono delle criticità. Sottoporremo le nostre richieste e le risposte ottenute al vostro giudizio, cari cittadini, affinché Voi e non altri giudichino e separino la buona dalla cattiva amministrazione, le bugie dalla verità”.