Da Gallarate alla Valle del Serchio in bici per visitare le fortificazioni

30 settembre 2020 | 09:15
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Da Gallarate alla Valle del Serchio in bici per visitare le fortificazioni
Da Gallarate alla Valle del Serchio in bici per visitare le fortificazioni
Da Gallarate alla Valle del Serchio in bici per visitare le fortificazioni
Da Gallarate alla Valle del Serchio in bici per visitare le fortificazioni
Da Gallarate alla Valle del Serchio in bici per visitare le fortificazioni

Il viaggio di Roberto e Leonello ha toccato anche Colognora e Sommocolonia

Hanno attraversato l’appennino, le valli modenesi e poi la Garfagnana e la Valle del Serchio, visitando le storiche fortificazioni della zona. E’ l’impresa in bicicletta, durata 6 giorni, di Lionello e Roberto Morandi di Gallarate, che raccontano il loro viaggio, ricordando con piacere soprattutto la visita alla Valle del Serchio:

“Vogliamo ringraziare chi ci ha accolti e guidati nel vostro territorio – scrivono Roberto e Lionello -, a cominciare dalla minuscola comunità del paese di Colognora di Pescaglia: siamo arrivati nel bel villaggio sotto la pioggia e qualche chicco di grandine, guidati a voce dagli abitanti che ci hanno indicato subito dove ricoverare le bici. Un grazie all’accoglienza di Alessandro del locale b&b e al signor Roberto del Museo del Castagno, una realtà davvero preziosa a cui con piacere abbiamo dedicato una visita approfondita”.

“A Bagni di Lucca – proseguono – abbiamo apprezzato in particolare il cimitero inglese, non solo per il luogo in sé ma anche per l’impegno di Fondazioni e altre realtà che hanno promosso il restauro dei sepolcri negli ultimi anni. Dopo la visita a Barga, a Sommocolonia abbiamo visitato il piccolo paese, incrociando anche un gruppo di statunitensi, e abbiamo toccato i luoghi della battaglia del 26 dicembre 1944, mantenuti anche grazie all’impegno della Associazione Toscana Volontari della Libertà. Con un pizzico di dispiacere abbiamo invece dovuto rinunciare – per ragioni di tempo – alla visita alla linea gotica di Borgo a Mozzano: ringraziamo comunque il locale comitato per l’ottima organizzazione proposta in fase preparatoria (ci hanno spedito i moduli). Il filo conduttore del nostro percorso era in effetti proprio il tema della Linea Gotica, che abbiamo esplorato anche grazie ad altri musei nel modenese: siamo convinti che la tutela della storia dei territori e delle loro specificità sia un elemento prezioso anche per assicurare uno sviluppo sostenibile delle aree montane e interne”.