Scuole e montagna, Michelini: “Su San Cassiano e Fabbriche non si può intervenire, il futuro è la Scesta”
Plessi scolastici al centro della discussione in Consiglio. Il sindaco alle opposizioni: “San Cassiano si trova in un zona rossa”
Un consiglio comunale ricco di argomenti rilevanti quello andato in scena ieri sera (24 settembre) a Bagni di Lucca. Dopo l’approvazione del Dup, l’aggiornamento dei piano triennale dei lavori pubblici, la variazione di bilancio e la modifica articoli del regolamento del consiglio comunale, i consiglieri hanno discusso la mozione presentata da Un futuro per Bagni di Lucca in merito al sostegno delle famiglie con figli affetti da disabilità, sotto stress durante il periodo di chiusura da Covid-19.
Sull’argomento è arrivata la risposta del consigliere Marco Pelagalli che, ricordando i servizi già attivi sul territorio, si è poi impegnato ad aprire un tavolo con opposizione e assistenza sociale sul tema della disabilità. La mozione è stata ritirata.
La discussione si è poi spostata sulle interpellanze dei gruppi di opposizione, a partire dalla situazione in merito alla scuola di San Cassiano di Controne.
Sui carotaggi alla scuola di San Cassiano risponde il vice-sindaco Sebastiano Pacini: “La procedura è stata rimandata a causa dell’emergenza coronavirus. Il procedimento ha subito un piccolo rallentamento: ad oggi il Comune ha inoltrato all’autorità di bacino la risoluzione dei rilievi condotti nell’area soggetta a frana attiva. Ma la valutazione circa la possibilità di rivedere la pericolosità da frana nell’area di competenza dell’autorità medesima che valuterà i dati inviati sono sufficienti. Al momento non abbiamo ancora aggiornamenti. Il comune di Bagni di Lucca non può togliere una criticità rossa, dispiace per la scuola e gli abitanti che hanno delle restrizioni”.
Dopo l’interpellanza di Un futuro per Bagni di Lucca, è la volta di quella di Progetto Rinascimento, che chiede lumi al sindaco sulla scuola di San Cassiano e sui numeri degli alunni.
A rispondere è il sindaco Paolo Michelini: “Per quanto riguarda gli alunni scritti per l’anno scolastico appena partito, alla scuola primaria di Scesta risultano iscritti 12 bambini su 4 classi, all’epoca del 2017/2018 erano 20 iscritti su 4 classi. C’è da precisare che le proiezioni vengono sempre fatte sulla popolazione residente e sugli incrementi tendenziali. Per quanto riguarda la zona dei paesi che ricadono sotto la scuola di Scesta che vanno al capoluogo, sono 5 i bambini iscritti alla scuola elementare. La scuola materna di Scesta registra 8 iscritti, quella di San Cassiano 16. Sempre quella di San Cassiano registra 15 alunni iscritti nel 2020/2021, 8/9 sono iscritti alla scuola di Bagni di Lucca già da alcuni anni. Purtroppo i numeri non danno la possibilità per quanto riguarda lo sdoppiamento (di fare prima, seconda e terza, quarta e quinta), abbiamo un calo demografico che si ripercuote principalmente sulle scuole e sulle frazioni di montagna. È una tendenza che sarebbe importante poterla invertire, ma ad oggi non è così”.
Dopo le osservazioni del consigliere Giulia Mariani, il sindaco precisa la situazione degli edifici scolastici: “La scuola della Scesta, come ne abbiamo già parlato in consiglio anni fa, è stata chiusa perché non stava in piedi, aveva un altissimo grado di pericolosità. La scuola di Fabbriche, che ha 8 ragazzi, non è a norma, non è antisismica. Qui è difficile fare interventi strutturali, non ha sviluppo futuro, non si può ampliare. San Cassiano è nella stessa condizione della scuola delle Fabbriche, anche qua non possiamo fare alcun tipo di intervento di adeguamento o ampliamento perché si trova in una zona rossa. Al momento il destino è la Scesta. Abbiamo ritenuto di dover ricostruire la scuola della Scesta giusto per riportare in quella località la scuola della Scesta, portare quella di Fabbriche senza fare interventi costosissimi e quella di San Cassiano, che non si può adeguare. La previsione, come abbiamo già detto diverse volte, è la scuola della Scesta che, seppur con i numeri contenuti di iscritti, può consentire di non fare un’unica pluriclasse della montagna”.
infine si è discusso del caso Montefegatesi, con il sindaco Michelini che ha informato della revoca dell’ordinanza di non potabilità dell’acqua.