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Colucci: “Un’altra arcata del ponte del Diavolo in un dipinto, si facciano verifiche”

14 giugno 2020 | 17:19
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Colucci: “Un’altra arcata del ponte del Diavolo in un dipinto, si facciano verifiche”

La veduta è in un’opera del Pittor Sassone custodita nell’Archivio di stato di Lucca: “Avrebbe grande valore di promozione turistica”

Una quarta arcata per il ponte del Diavolo? Una ipotesi da verificare secondo l’ex presidente dell’Apt Lucca, Francesco Colucci.

Il Turingio Martini, detto il “Pittor Sassone” – dice Colucci .- nella prima metà del settecento, viaggiò in Italia e in Toscana, descrivendo con cura i suoi viaggi e lasciando a Lucca, dove visse molti anni e morì nel 1745, capolavori pittorici, acquarelli, schizzi e descrizioni accurate dei più bei paesaggi della Toscana e della Lucchesia, pubblicate in alcuni storici volumi. Molto di quello che ha lasciato si trova nell’Archivio di stato di Lucca, essendo morto intestato e i dipinti in palazzi e ville lucchesi. Quello di cui voglio parlare è uno disegno, forse un acquarello, sul ponte della Maddalena o del Diavolo come conosciuto in quel di Borgo a Mozzano. Un disegno del ponte visto da Nord, dalla Garfagnana, che lascia stupefatti“.

“Come noto il ponte medievale, come lo vediamo oggi nella sua parte storica ha una grande maestosa arcata e poi tre arcate più piccole a decrescere e degradare fino a toccare la sponda sinistra del Serchio. Nel disegno del Martini queste arcate a decrescere non sono tre ma bensì quattro con una ultima molto piccola e molto più bassa delle altre a toccare quella che doveva essere allora la quota della mulattiera che correva in sponda sinistra del fiume. Il Pittor Sassone era ubriaco quando ha dipinto il ponte? O nel primo Settecento esisteva ancora una quarta arcata più piccola che si saldava con la strada esistente?“.

“Credo che la Soprintendenza, la Provincia o il Comune del Borgo – dice – dovrebbero trovare qualche euro per fare un carotaggio esplorativo e vedere se questa quarta arcata esiste ancora, sepolta sotto il piano stradale. Sarebbe una scoperta molto importante sul ponte del Diavolo, dovuta ad un disegno di un viaggiatore tedesco del Settecento: potrebbe essere un jolly nella promozione turistico-commerciale della zona, certamente mediatica in Germania. Non so se questa quarta arcata potrebbe essere riutilizzata dato il dislivello con la  strada odierna, accresciuto nel corso dei secoli, ma forse potrebbe essere messa in vista con una copertura di vetro e acciaio, oppure valorizzata con un cartellone riportante il disegno del Pittor Sassone, all’imbocco del ponte”.