Bagni di Lucca, un bando per l’affidamento delle piscine fino a settembre. Ma è già polemica

Le opposizioni presentano un’interpellanza: “Siamo preoccupati per la situazione”
Piscine di Villa Ada, si riaccendono le polemiche a Bagni di Lucca. L’impianto è ancora chiuso, con l’amministrazione che è pronta a pubblicare il bando per affidare la gestione di piscine coperte e bar per l’estate 2020.
L’impianto natatorio – come si legge nella deliberazione di giunta – non è utilizzabile per quanto concerne la parte coperta, oggetto di lavori di ristrutturazione la cui conclusione non è al momento prevedibile con assoluta certezza, anche a causa dell’attuale stato di emergenza per rischio sanitario connesso al Covid-19.
“Consideriamo di preminente interesse pubblico – le parole dell’amministrazione -, per l’economia locale e lo sviluppo turistico della nostra cittadina termale e salvo il protrarsi dell’attuale stato di emergenza per rischio sanitario connesso al Covid-19, permettere la fruibilità dell’impianto natatorio per la stagione estiva e, quindi, procedere con l’affidamento della gestione provvisoria dell’impianto, limitatamente alle sole piscine scoperte e al bar (quest’ultimo con possibilità di affidarlo in subconcessione), per la sola stagione estiva 2020. Abbiamo ritenuto di dover dunque procedere alla gara per l’affidamento, considerata fondata l’ipotesi di una riapertura degli impianti sportivi pubblici pur nel rispetto delle precauzioni impartite dai Decreti nazionali e da linee guida in materia”.
Il bando per la gestione dell’impianto di Villa Ada sarà dedicato a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali. La durata dell’affidamento è per la sola stagione estiva 2020 con periodo che parte dal mese di giugno, tutto luglio ed agosto e parte di settembre. Saranno a carico del gestore tutta una serie di interventi per la riapertura, anche a carico straordinario, non eseguibili dal Comune a causa di carenza di bilancio.
A carico del gestore anche l’adozione di tutte le misure di sicurezza per ridurre il rischio di contagio da coronavirus, fissate dai decreti nazionali ed in particolare dalle linee guida della Federazione italiana nuoto per la riapertura di piscine e palestre, con riguardo alla parte relativa all’attività estiva nelle piscine scoperte ed ai criteri generali per la pulizia, sanificazione, ventilazione, prevenzione e protezione del personale e dell’utenza, autocontrolli ed accorgimenti per prevenire infezioni da Covid-19 e quant’altro.
Il canone giornaliero, da porre a base di gara, che l’aggiudicatario sarà tenuto a corrispondere all’amministrazione comunale è fissato a 50 euro.
Le polemiche
Sul tema delle piscine si sono riaperte le polemiche. Un futuro per Bagni di Lucca ha presentato un’interpellanza: “A seguito di alcuni commenti apparsi sui social, a seguito di una crescente preoccupazione non soltanto nostra, ma anche di molti cittadini, a seguito di un non rassicurante silenzio da parte dell’amministrazione, riguardo all’impianto natatorio di Villa Ada, le nostre amate e bellissime piscine, noi consiglieri della lista Un futuro per Bagni di Lucca, Laura Lucchesi e Claudio Gemignani, abbiamo deciso di presentare una urgente interpellanza a risposta scritta all’amminiatrazione, per chiedere di sapere i motivi per cui il solarium, sopra l’impianto di depurazione, sia stato sfatto per l’ennesima volta”.
“Chiediamo di essere informati riguardo alle affermazioni scritte sui social dall’ex gestore, ed esattamente ‘sono state ignorate le nostre avvisaglie dell’agosto 2019…chi sta nella zona di via Terra Rossa, le vedeva le perdite nella strada?’, ‘la piscina da fine agosto 2019 ha cominciato a perdere quantità di acque ingenti, oltre 90 mc giornalieri (documentate dalle nostre visure consegnate all’ufficio tecnico ma snobbate). L’amministrazione ne era a conoscenza? Se sì, come è possibili dopo i lavori e i soldi da poco spesi? Se così fosse, sarebbe comunque un aspetto grave; di essere informati riguardo a queste visure sulla perdita di acqua“.
“Chiediamo di sapere – prosegue l’opposizione – come l’amministrazione si è posta nei confronti di questa segnalazione. Se l’amministrazione dovesse ritenere il precedente gestore colpevole di eventuali danni, da settembre 2019 ad oggi, si è mossa? Se sì, in che modo? Se no, perché? Come si può pretendere da quello che potrebbe essere il nuovo gestore, la riparazione del danno? Cosa intende fare l’amministrazione se il bando andasse deserto? Consideriamo tale ipotesi una sciagura per il paese“.
“La storia degli ultimi anni di questo impianto – conclude l’opposizione -, risulta travagliata e male gestita. Siamo contenti e soddisfatti dei lavori fatti e di quelli in progetto, sia chiaro. Anche noi abbiamo sempre votato a favore in Consiglio. Ma il protrarsi di questa situazione di chiusura dell’impianto, sarebbe un colpo turistico ed economico, nonché di immagine, duro per il paese, verso il quale l’amministrazione dovrebbe comunque trarne conseguenze politiche. L’impianto, risulta essenziale e per lo svago dei nostri ragazzi e bambini, che sono stati costretti in casa a causa del Covid, ma anche per una economia del paese già in difficoltà e messa definitivamente in ginocchio da questa pandemia. Siamo sinceramente e veramente molto preoccupati. Per ciò che ci compete, pronti a fare la nostra parte”.
E non manca l’interpellanza di Progetto Rinascimento. “Con la presente – si legge nell’interpellanza – chiediamo se siano fondate le voci secondo cui, ad oggi, le tubazioni abbiano perdite superiori ai 50 metri cubi al giorno. Chiediamo questo anche e soprattutto alla luce dei faraonici lavori di rinnovo dell’impianto di approvvigionamento delle acque sbandierati ai quattro venti, che ha meno di due anni di vita. Nello specifico chiediamo con dati certi, a quanto ammonta la reale perdita giornaliera“.
“Chiediamo anche – prosegue l’interpellanza – che il Comune si adoperi per porre rimedio ai lavori mal eseguiti. Tutti noi ricordiamo le foto di buche senza le basilari protezioni. Speriamo vivamente che tutti i lavori eseguiti non abbiano avuto la stessa perizia e che incauti errori siano attribuiti ai responsabili. Perché da voci ormai diffuse parrebbe che non vi sia alcun gestore interessato nemmeno alla stagione estiva 2020. Non sono state esperite ricerche per tempo, per trovare interessati?”.
“Dal 2017 – chiude Progetto Rinascimento – siete riusciti a far chiudere la stagione invernale, nonostante fosse possibile mantenere una gestione provvisoria, per non perdere un punto di riferimento sia per i cittadini sia per la squadra di giovani coinvolti, oggi ormai dispersa proprio per disinteresse dell’amministrazione. Dopo gli scarsi risultati nelle estati passate, adesso forse state riuscendo a far chiudere anche quella estiva. Per non parlare di bandi sulle terme e mancanza di qualsiasi iniziativa, fermi in un mare di melma da voi creata. Se veramente c’è qualcuno che avesse a cuore Bagni di Lucca, e non altro, dovrebbe pensare alle dimissioni“.