Ponte a Serraglio, l’assessore Bianchi “scopre” la tomba di Edoardo Witting

Nato a Bagni di Lucca nel 1851 lavorò per le Ferrovie sovrintendendo alla costruzione della linea ferroviaria Lucca-Viareggio
Le segnalazioni di una cittadina riguardo al cattivo stato di conservazione di un monumento funebre nel cimitero di Ponte a Serraglio, hanno portato l’assessore Antonio Bianchi di Bagni di Lucca a ricercare notizie sulla famiglia lì sepolta: “Le segnalazioni di una cittadina riguardo lo stato di conservazione di un monumento funebre nel cimitero di Ponte a Serraglio – dice l’assessore – oggetto fra l’altro di una recente manutenzione sia interna che esterna alla recinzione muraria, mi ha portato a ricercare notizie sulla famiglia lì sepolta. Pur nel degrado infatti, il monumento evidenziava una maestosità tale da far intuire di essere sicuramente in presenza di una famiglia importante di Bagni di Lucca“.
“Si tratta infatti – spiega – della tomba di Edoardo Witting, nato a Bagni di Lucca il 12 luglio 1851 e deceduto il 13 settembre 1906 nella sua casa a Ponte a Serraglio, vicino a Villa Fiori, successivamente proprietà del notaio Guidogli. Grazie alle ricerche effettuate dall’Istituto storico lucchese – continua – oggi sappiamo che Witting lavorò per le Ferrovie dello Stato sovrintendendo alla costruzione della linea ferroviaria Lucca-Viareggio. Si impegnò anche politicamente come consigliere provinciale, fu un fervente patriota e amante del bene pubblico. Era considerato un’autorità anche per l’amore dimostrato verso il suo paese di origine che studiò sia sotto il punto di vista naturalistico che paesaggistico al punto da effettuare frequenti gite in montagna scalando tutti i monti della Val di Lima e quelli circostanti”.
“Si sposò – prosegue l’assessore – con Fanny Gerli di Ponte a Serraglio, figlia del dottor Carlo Gerli che era proprietario dell’omonima farmacia nella stessa frazione, dal quale ebbe il figlio Augusto nato nel 1876. Si prodigò anche per il miglioramento degli stabilimenti termali e va ricordata infine la sua vena poetica come compositore di parole per canzoni musicate poi da musicisti di professione”.
“Un personaggio quindi – conclude l’assessore Bianchi – che ha amato il nostro territorio e si è impegnato per migliorarlo, anche se oggi purtroppo le condizioni della tomba non gli rendono il doveroso riconoscimento”.