Castanicoltura, Marchetti (Fi): “Mercato in ginoccio, servono aiuti dalla Regione”

Il capogruppo presenta un’interrogazione insieme ai consiglieri comunali di Un futuro per Bagni di Lucca
“Quali aiuti arrivano dalla Regione per la filiera della castanicoltura in Mediavalle?”. A interrogare la giunta toscana per chiedere il punto tra il contrasto all’insetto killer dei castagni e i sostegni anticrisi all’economia castanicola è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che sulla materia ha presentato un’interrogazione a risposta scritta concertata con i consiglieri comunali di Un futuro per Bagni di Lucca Claudio Gemignani e Laura Lucchesi.
“Mi sono attivato sulla scorta dei primi allarmi in arrivo da Bagni di Lucca – spiega Marchetti – sulla presenza delle tipiche galle che sulle piante segnalano la presenza del parassita. Ma sono molte le economie montane che, tra frutti e legnami, si reggono sulle produzioni e le filiere legate alla castanicoltura. E allora ho chiesto alla Regione da un lato di fare il punto sui rilasci dell’insetto antagonista e la loro efficacia alla luce dei monitoraggi ufficiali, dall’altro domando aiuti e sostegni mirati per questo settore in Mediavalle e ovunque necessario in Toscana”.
Ecco quindi il testo dell’atto indirizzato al protocollo. “L’infestazione di cinipide del castagno o cinipide galligeno del castagno o vespa del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu) ha causato danni alle colture, alle singole piante, al frutto e anche al comparto legato a questa filiera che è così andato in crisi. Per rallentare l’infestazione (ma non l’eradicazione) – scrive nell’interrogazione – in passato è stato rilasciato sia da enti pubblici che da privati l’insetto antagonista dell’infestante, il Torymus sinensis, parassitoide specifico degli stadi larvali del cinipide del castagno. Nella Mediavalle, e nel Comune di Bagni di Lucca sono registrati allarmi da parte dei castanicoltori e di molti cittadini, poiché oltre al problema del cinipide, il mercato dei prodotti legato alla castanicoltura è stato messo in ginocchio anche dalla crisi covid19“.
“E’ quindi opportuno valutare se le misure messe in atto dalla Regione e da altri soggetti abbiano rallentato la diffusione del cinipide ed è urgente interrogare l’assessore competente per chiedere se siano stati predisposti specifici aiuti al settore della castanicoltura e alla sua filiera del legno – spiega Marchetti -. Chiediamo allora le risultanze del monitoraggio della Regione, insieme all’Università di Firenze, sull’andamento dell’infestazione in particolare per quanto riguarda il territorio della Mediavalle lucchese e i territori a principale vocazione castanicola regionali e se siano state pensate misure di aiuto al settore della castanicoltura, anche a causa della crisi covid19″.