Progetto Rinascimento: “L’amministrazione non si cura del problema cinipide”

“Discorsi tanti, fatti zero” incalza il gruppo d’opposizione
“Il problema cinipide e malattia del castagno è ormai completamente abbandonato da un’amministrazione che neanche conosce il territorio, soprattutto le sue economie e necessità. La scuola di Montefegatesi faceva parte di un innovativo progetto, insieme ad altre attività, con l’obiettivo di rendersi autosufficiente con un centro studi e produzione dell’antagonista del cinipide (torimus sinensis)”: lo dichiara il gruppo di opposizione a Bagni di Lucca, progetto Rinascimento.
“Iniziativa che aveva già previsto e coinvolto i castanicoltori locali, pronti a mettere a disposizione i propri castagni per la raccolta delle galle, procurate dal Cinipide e attaccate a loro volta dal Torimus sinensis (antagonista che si nutre delle loro larve). La fine del mandato non ha dato tempo all’amministrazione Betti di portare a termine il progetto. Ma ritenevamo che, anche con la sollecitazione dei castanicoltori, la nuova amministrazione portasse avanti un progetto importante già definito e avviato. Purtroppo neanche questo è riuscito a fare – dice Progetto Rinascimento -. E quando ha provato a intervenire pur tardivamente sul problema perché sollecitata da privati e naturalisti, ne è uscita ridicolizzata perdendo anche gli jmpianti di antagonista che le erano stati assegnati (andati quindi ad altro Comune), perché non si è degnata neanche di ritirarli”.
“Discorsi tanti, fatti zero anche in tutto il settore agromontano, nonostante gli spot periodici pro Regione. Se vogliamo risolvere i problemi bisogna abbandonare le poltrone, la voglia di ruolo, la rabbia verso chi ha fatto. Il vero confronto politico non viene solo dallo sminuire ciò che è stato fatto, ma dal fare di più, affrontando le cose finalmente con coraggio, conoscenza, studio, umiltà e imprenditorialità”, conclude Progetto Rinascimento.