Assunti e ora di nuovo precari: 21 maestri perdono il posto fisso. In 128 depennati dalle graduatorie

4 febbraio 2020 | 11:02
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Assunti e ora di nuovo precari: 21 maestri perdono il posto fisso. In 128 depennati dalle graduatorie

Effetto della sentenza del Tar del Lazio sul ricorso dei docenti con diploma magistrale conseguito prima del 2001/2002

Dall’illusione del posto fisso ad una nuova precarietà. E’ quello che a Lucca – come nelle altre città d’Italia – sta accadendo a numerosi maestri che, in possesso del solo diploma magistrale conseguito prima dell’anno scolastico 2001/2002 si sono visti tramutare il contratto da tempo indeterminato a tempo determinato. Questo per effetto della sentenza del Tar del Lazio pubblicata il 13 settembre scorso e che si è pronunciato negativamente sul ricorso presentato in blocco da una lunga lista di docenti iscritti nelle graduatorie anche dell’ufficio scolastico provinciale di Lucca.

Un passaggio dal ruolo alla precarietà, conseguente anche alle indicazioni date dal ministero, in fase di conversione del decreti legge 126 del 29 ottobre scorso, che ha fornito le linee guida da assumere agli uffici scolastici in questi casi specifici di contenzioso con il personale docente.

A Lucca l’esercito dei depennati dalle graduatorie a esaurimento e da quelle di prima fascia per effetto della sentenza è “affollato”: il provvedimento riguarda in totale 128 maestri, 21 dei quali avevano ottenuto nelle scorse annualità l’incarico di ruolo. Adesso si vedranno mutare tutti il contratto fino al prossimo 30 giugno, da tempo indeterminato a determinato – quelli entrati in ruolo -. Tutti gli altri termineranno l’incarico e poi saranno inseriti nelle graduatorie di seconda fascia.

“Il provvedimento che l’ufficio scolastico di Lucca ha dovuto prendere – spiega la dirigente dell’Ust, Donatella Buonriposi – è l’effetto della sentenza del Tar del Lazio sul ricorso. Una situazione che si sta verificando in tutti gli uffici scolastici. Le indicazioni avuto a livello nazionale vanno in questo senso: gli insegnanti interessati completeranno l’incarico con un cambio di contratto e saranno inseriti nelle graduatorie di seconda fascia”.

Il prossimo anno scolastico potrebbero quindi comunque tornare a insegnare, magari con qualche supplenza a seconda delle esigenze specifiche degli istituti.