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Scuolabus Coreglia, Giorgio Daniele: “Comune si è mosso solo dopo lo stop alla circolazione”

30 gennaio 2020 | 09:13
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Scuolabus Coreglia, Giorgio Daniele: “Comune si è mosso solo dopo lo stop alla circolazione”

L’ex dirigente del settore amministrativo, candidato in pectore per le prossime elezioni, critica l’amministrazione

Servizio scuolabus per le frazioni di Coreglia, interviene Giorgio Daniele, ex dirigente del settore amministrativo del Comune e candidato con una lista civica alle prossime comunali.

Daniele critica gli annunci del Comune al rientro delle vacanza: “Come spesso accade – dice – i fatti sono diversi da come si raccontano, e quella che appare una azione ordinaria, nasconde un comportamento di mala gestione e scarsa attenzione, nel nostro caso. verso i nostri alunni. Ecco, questo modo di travisare i fatti, mi ha spinto a scrivere queste poche righe per onore del vero e a tutela degli uffici che operano in questo delicato settore”.

“Lo scuolabus in questione – dice Daniele – unico nel suo genere in questa Valle, è stato immatricolato oltre 25 anni fa, è euro 0, vale a dire non può entrare nella città di Lucca, è privo di cinture, obsoleto e con tanti difetti che hanno comportato non poche spese di manutenzione. L’ufficio, pur provvedendo formalmente a revisionare il mezzo, ci mancherebbe altro, ha più volte, jn sede di bilancio e/o di variazioni di bilancio, fatto richiesta dei fondi necessari per l’affidamento a ditte esterne del servizio, o, avendo in organico un autista, per l’acquisto di un mezzo, anche usato che garantisse maggiore sicurezza, efficienza ed efficacia”.

“Per una soluzione dignitosa, con circa 9mila euro – spiega ancora – avremmo trovato sul mercato un mezzo più longevo, un euro 3 con tanto di cinture. Niente, mai è giunta una risposta, una condivisione, un compromesso tipo l’acquisto appena descritto. A settembre 2019, alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, in sede di revisione del mezzo, arriva la sentenza della motorizzazione civile: lo scuolabus non può più circolare per legge. La legge e non il buon senso hanno impedito a questo ferro vecchio di portare a scuola i nostri alunni.  Lascio solo immaginare, in caso di incidente, quanti dubbi e quante domande sulla opportunità di far circolare uno scuolabus, ripeto revisionato, ma così obsoleto, sulla impossibilità di trovare qualche migliaia di euro”.

“Bene – conclude – da settembre, i nostri amministratori sono arrivati fino a dicembre senza adottare una soluzione concreta ed infine a gennaio con enfasi hanno annunciato, sindaco in testa, di aver finalmente affrontato e risolto con urgenza la questione.  Questi sono i fatti, avrei preferito tacere, ma dopo il terzo articolo apparso sulla stampa ho ritenuto mio dovere dire come realmente sono andate le cose”.