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Stadio di Ghivizzano, Taccini: “Sarà il giudice a stabilire chi ha ragione”

8 gennaio 2020 | 14:54
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Stadio di Ghivizzano, Taccini: “Sarà il giudice a stabilire chi ha ragione”

Prosegue a Coreglia la polemica relativa ai ritardi nei lavori per il nuovo stadio di Ghivizzano. Dopo le affermazioni del sindaco Valerio Amadei, che aveva accusato il consigliere comunale di opposizione Piero Taccini di dire inesattezze, stavolta è proprio quest’ultimo a prendere la parola e a replicare al primo cittadino.

“Secondo il sindaco Amadei io sarei il consigliere che scrive inesattezze o aspetti non corrispondenti al vero, detto in una sola parola sarei un bugiardo. La cosa non è di poco conto: o ha ragione il sindaco ed io mando informazioni agli organi di stampa non vere, oppure, se tutto ciò che scrivo corrispondesse a verità, il sindaco mi avrebbe diffamato a mezzo stampa. Cosa che, inevitabilmente, chiariremo in altre sedi.

“Prima di rispondere con documentazione alla mano, mi è doveroso precisare al primo cittadino alcune cose: la prima è che io sono capace di scindere le questioni politiche da quelle personali e mai, ripeto, mai mi sono permesso di attaccare la sfera personale di coloro che fanno parte dell’amministrazione e della macchina comunale. Io non odio e non ho rabbia con nessuno. La seconda cosa è che non sono certo io quello frustrato perché, alla fine del mio mandato da consigliere, non avrò bisogno di andare a cercare lavoro: grazie al cielo ho di cosa vivere la mia vita dignitosamente”.

Taccini passa poi a parlare dello stadio: “La ditta I.TEC, assegnataria dei lavori al nuovo campo di Ghivizzano, dopo la sua estromissione da parte del Comune con l’accusa di ‘gravi inadempienze contrattuali’, cita quest’ultimo in giudizio e presenta una richiesta danni per 665mila euro circa. Successivamente, trova un accordo con il Comune che, su richiesta della stessa ditta, derubrica le gravi inadempienze contrattuali in rescissione consensuale. La ditta rimborsa 10mila euro di spese legali e il Comune rinuncia ad incassare 23mila euro per danni derivanti dalla risoluzione del contratto (risulta da molte determine emesse). In buona sostanza il Comune, anche in questo caso, rimette 13mila euro”.

“Il sindaco, stranamente, evita di spiegare ai cittadini alcuni importanti dettagli – insiste Taccini -. Il più importante è quello legato alla omessa segnalazione all’Anac entro un mese dalla risoluzione del contratto, come previsto dal Codice degli appalti, con la conseguenza che la ditta appaltatrice non avrebbe potuto partecipare per due anni a gare pubbliche. Un danno non da poco per una ditta così importante. Perché il Comune, o meglio il geometra del comune, responsabile unico del procedimento non trasmise mai, dopo la rescissione del contratto, la comunicazione all’Anac, così come espressamente previsto? Spero che sia la Procura della Repubblica, alla quale da tempo ho già segnalato il caso, a darci una risposta visto che il sindaco fa finta di niente”.

“Stando alle carte – prosegue Taccini – la ditta Itec non era a conoscenza di questa omissione, supponendo che il Comune di Coreglia avesse fatto le cose regolari. Probabilmente, proprio per questo, per difendersi anche da questa grave penalizzazione, la ditta invia la richiesta danni al Comune e, dopo poco, trasmette una proposta di transazione che il Comune accetta senza cambiare nemmeno una virgola ovvero, accetta tutto ciò che propone la ditta. A dir poco strano“.

“Spiegare ai cittadini il vero motivo dell’estromissione dai lavori della ditta I.TEC è difficile ed assai complesso – dice ancora l’esponente dell’opposizione – ma se il sindaco di Coreglia, prima di terminare il suo mandato, volesse fare quell’incontro pubblico da me già richiesto ufficialmente ben due volte (26 Settembre 2018 e 10 Gennaio 2019) e mai accettato, sarei lieto di spiegare a lui, ed a tutti gli intervenuti, la lunga storia del campo sportivo di Ghivizzano e perché no, parlare anche della nuova scuola di Coreglia, delle bollette Gaia pagate e non dovute dal Comune, della chiusura del Giornale di Coreglia, dell’asilo nido di Ghivizzano, del centro di aggregazione sociale e di tanti altri argomenti di interesse comune”.

“Altro importante dettaglio, non da poco, è quanto affermato dal sindaco circa il completamento dei lavori di costruzione dell’opera – prosegue ancora Taccini -. Può essere che anche questa volta io non abbia capito niente, come afferma il sindaco, ma mi risulta che nel progetto, alla modica cifra di 1 milione e 800 mila euro (salita a circa 50 mila euro in più), fosse compresa anche la copertura delle gradinate. Con quella, sarebbe stata conclusa l’opera ma, probabilmente, il sindaco non ha il tempo né di andare a vedere il gioiello di cui è fiero né di leggere le carte che arrivano in Comune, altrimenti si sarebbe reso conto che le tribune sono senza la prevista copertura e che i soldi, per questo motivo, non sono stati ancora spesi tutti (rimangono ancor circa 300 mila euro). Buona parte di questi, senza dubbio, andrà a coprire spese legali e di giustizia”.

“Il sindaco afferma, inoltre, che l’amministrazione sta valutando se vi siano le condizioni per chiedere i danni alle ditte per i ritardi nel completare l’opera – dice ancora Taccini -. Anche in questo caso io non capirò niente ma il sindaco, ancora una volta, dà dimostrazione di non leggere le carte che arrivano in Comune. Allora gli do io una notizia: il 18 dicembre 2019 è giunto in Comune un atto di citazione (protocollo 12984), trasmesso dai legali delle ditte contro il Comune di Coreglia, a comparire dinanzi al Tribunale civile di Lucca, all’udienza del 24 aprile 2020, per una richiesta danni di circa un milione e 300 mila euro. Questo vuol dire che la ditta le sue valutazioni le ha già fatte ed al sindaco non rimane che presentarsi in Tribunale e far valere le decisioni prese con la sua amministrazione. Io sarò presente e farò tifo per il sindaco perché, se dovesse perdere, povero Comune di Coreglia e poveri cittadini!”.

“Autorevole – conclude Taccini – è quel sindaco che sta vicino ai cittadini, che li ascolta e cerca di risolvere i loro problemi, che si presenta ogni tanto in tutte, ripeto, tutte le frazioni a parlare con loro, che cerca di attuare i lavori che interessano a tutta, ripeto, tutta la comunità, e non solo ‘a coloro che contano’. Soprattutto, un sindaco autorevole, deve farsi trovare quando i cittadini lo invitano ad un incontro pubblico. Se un sindaco scappa vuol dire che si rende conto di aver perso e tradito i suoi elettori”.