L’opposizione: “Bando per le terme tardivo e mal gestito”

Un futuro e Progetto Rinascimento attaccano l’amministrazione Michelini
C’è preoccupazione a Bagni di Lucca per l’affidamento delle Terme. Ad esprimerla sono i consiglieri comunale di Un futuro per Bagni di Lucca e Progetto Rinascimento, Claudio Gemignani, Laura Lucchesi, Massimo Betti e Giulia Mariani.
“E’ la conseguenza di un anno e mezzo di politica attendista e burocratica che, purtroppo, è il marchio di fabbrica di questa amministrazione – affermano – Riteniamo infatti che il bando per l’affidamento termale doveva essere pubblicato minimo 6 mesi prima della scadenza della concessione, ovvero almeno entro l’estate 2018”.
Ma le critiche non finiscono qui:
Giustificavamo tale ritardo come tentativo nella ricerca di altri investitori interessati alla gestione delle terme. Voci di corridoio insistenti, che ci confortavano, parlavano di alcune cordate di imprenditori, tra le quali soggetti politicamente vicini alla maggioranza e territorialmente al comune di Bagni di Lucca.
“Ad oggi però tutte queste speranze si sono volatilizzate – sostengono dall’opposizione -. Per cui ci chiediamo: qual è stato il motivo di questo incosciente ritardo? E nel frattempo le proroghe di gestione, sono state retribuite da un canone di affitto, o anche in questo caso viaggiamo nel reparto della nebulizzazione?”
“Purtroppo, come in altre situazioni attuali relative al comune – va avanti la nota congiunta -, notiamo una completa carenza a livello strategico e imprenditoriale nella capacità di trovare investitori”.
“E’ urgentissimo e fondamentale che anche le Terme non subiscano una chiusura, sia pure provvisoria, come successo in altri casi; sia per i contratti di lavoro (alcuni già scaduti al 31/12) ed altri in scadenza a breve, sia per l’immagine principale di un paese, che ha le terme come motivo di esistenza”.
“Purtroppo ad oggi questa amministrazione – aggiungono – ci ha abituato a lunghi silenzi, giustificati da strategie politiche che si sono rivelate fallimentari. Un problema così nevralgico, soprattutto per il ritardo con il quale è stato gestito, deve trovare le forze politiche ed i cittadini uniti verso lo stesso obiettivo. Senza più tempi di attesa”.