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Pieretti a Zero Waste: “Economia circolare prevede termovalorizzatori”

11 dicembre 2019 | 18:54
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Pieretti a Zero Waste: “Economia circolare prevede termovalorizzatori”

Il presidente della sezione carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord risponde all’associazione

Polemica sul riciclaggio del pulper, torna a parlare il presidente della sezione carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord, Tiziano Pieretti dopo le accuse di Zero Waste Italy.

“È un’ottima notizia – dice – che Zero Waste voglia rivolgersi a Bruxelles per parlare di rifiuti. Noi abbiamo provato molte volte a spiegare che sono proprio le norme europee sull’economia circolare a prevedere che dagli scarti si recuperi quanta più materia possibile ma anche – visto che un recupero integrale è impossibile, con buona pace di Zero Waste – che dai rifiuti che residuano si debba recuperare energia. In altre parole, sono i principi stessi dell’economia circolare, fatti propri dall’Unione Europea, a prevedere i termovalorizzatori“.

“Speriamo che la lettera a Bruxelles – prosegue Pieretti – serva a chiarire questo punto sia al presidente Rossano Ercolini sia, indirettamente, ai nostri amministratori regionali e locali, che ai termovalorizzatori dovrebbero guardare con favore anche per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Pochi impianti ben ottimizzati che ospitino in luoghi idonei rifiuti sia industriali che urbani sono secondo noi la soluzione migliore, la meno impattante e la più efficiente”

“Quanto al merito delle argomentazioni di Zero Waste – prosegue la nota – teniamo i dati sugli scarti di pulper così rigorosamente segreti che li abbiamo detti e ridetti molte volte, oltre a inserirli nei documenti ufficiali consegnati alla Regione Toscana ai fini dei lavori dei tavoli sui rifiuti: il quantitativo complessivo degli scarti di pulper ammonta a circa 120mila tonnellate, cui si aggiungono 80mila tonnellate tra fanghi e cosiddette “code” (i residui metallici che servono a tenere insieme le balle di carta da macero)”.

Ecopulplast – afferma il presidente – è un ottimo e meritorio progetto, al quale le aziende cartarie del nostro consorzio Serv.Eco hanno partecipato assieme a Selene e a Lucense; dal progetto iniziale è scaturita la costituzione di una società privata che lo sta sviluppando. La direzione è giusta, promettente e da incoraggiare, ma che i risultati siano tali da azzerare a breve termine il problema scarti non ci crede nessuno. Almeno, nessuno che conosca a sufficienza il settore e sia consapevole che prodotti nuovi richiedono un mercato pronto a recepirli nelle loro specifiche caratteristiche”.

“Infine una notazione di stile – conclude Pieretti – a differenza di Zero Waste Confindustria Toscana Nord non ha mai tracciato croci, né sui social né da nessun’altra parte, sul nome di soggetti con cui non concorda. L’aggressività non ci appartiene; a noi interessano ragionamenti e dati oggettivi“.