Stadio Ghivizzano, ok a utilizzo del terreno di gioco

15 ottobre 2019 | 16:37
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Stadio Ghivizzano, ok a utilizzo del terreno di gioco

Importante passo avanti per il nuovo stadio del Ghiviborgo. L’amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli ha infatti pubblicato una delibera con cui si da il via libera per l’affidamento in concessione dell’impianto sportivo. Un passaggio importante ed atteso che, stanti le problematiche relative alla copertura delle tribune, permetterà alle varie squadre della società di poter sfruttare il campo in sintetico almeno per potersi allenare. La durata della concessione è quantificata in 6 mesi, al termine dei quali la speranza di tutti è che si possa procedere con l’assegnazione definitiva.

Dal documento si evince come la concessione riguardi esclusivamente il terreno di gioco e non anche le strutture adiacenti (tribune e spogliatoi). Nella delibera inoltre non viene esplicitato il nome del Ghiviborgo ma è di tutta evidenza come anche lasocietà del presidente Fabrizio Nieri sarà tra i sicuri beneficiari di questo “sblocco”. Sempre dalla dlibera si evince come sul terreno di gioco non saranno possibili ne attività sportive agonistiche ne commerciali. L’unica attività consentita saranno quindi gli allenamenti.
La via crucis dello stadio di Ghivizzano era iniziata nell’ottobre del 2015, quando l’amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli approvò il progetto preliminare per la realizzazione dei lavori. Dopo poco più di un anno iniziarono i primi problemi: il responsabile del settore si trovò infatti costretto a risolvere il contratto instaurato con la ditta vincitrice dell’appalto, la I.Tec Srl con sede a Ville dal Conte (in provincia di Padova) per gravi ritardi ed inadempienze. I lavori furono quindi affidati, nel 2017, ad un raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalle ditte Vando Battaglia Costruzioni Srl, Tiziano Pandolfo Srl e Baldassari impianti elettrici Srl.
I problemi però non erano finiti: nel maggio del 2017, durante l’esecuzione dei lavori, emerse che l’area su cui avrebbe dovuto sorgere il nuovo stadio era attraversata da un metanodotto. Questo, oltre a comportare ulteriori ritardi nell’avanzamento dei lavori, significò anche un aumento del costo complessivo di poco meno di 70mila euro. Approvata la variante ai lavori, alle ditte venne concessa una proroga di 90 giorni per la conclusione dei lavori.
Si arriva così all’ottobre dello scorso anno, quando il direttore dei lavori segnalò varie “criticità e ritardi”, in particolare relativamente alle strutture di copertura delle tribune, sollecitando le ditte a provvedere. Le ditte, per tutta risposta, hanno evidenziato una serie di danni subiti e di mancati riconoscimenti economici. Stante l’inerzia delle ditte e avvicinandosi la data in cui i lavori avrebbero dovuto consludersi, l’amministrazione ha quindi diffidato l’associazione temporanea di imprese nella prosecuzione dei lavori. Dall’altra parte, le aziende hanno ribadito la necessità di una riconoscimento di danni e di una serie di lavori non compensati che le avrebbero messe nella “impossibilità di proseguire i lavori in assenza di una perizia di variante”.
L’amministrazione allora attivò una procedura d’urgenza per revocare la concessione dei lavori ed affidarli ad un’altra ditta che potesse portarli a termine. Secondo quanto si apprende le operazioni sarebbero ormai a buon punto e lo stadio potrebbe essere finalmente inaugurato nei prossimi mesi.