Tana Termini, Commissione ambiente chiede chiarezza

La commissione regionale Ambiente promuoverà un atto di indirizzo con il quale chiedere all’assessorato quale sia l’esatto stato dell’arte sulla vicenda dell’ex impianto di compostaggio di Tana Termini per avere l’assicurazione che sarà posta estrema attenzione all’evoluzione della vicenda. La proposta è arrivata dal presidente della Commissione, Stefano Baccelli del Partito Democratico, dopo aver ascoltato le preoccupazioni espresse dal Comitato valle del Lima e da Legambiente Pistoia.
L’impianto al centro delle audizioni in commissione, e del quale si era già occupata anche la Commissione regionale d’inchiesta sui rifiuti, era stato realizzato da Sistemi Biologici srl ed entrato in funzione nel 2010. Realizzato nella zona industriale in località Pian dei Termini, la popolazione del luogo ha più volte criticato l’ubicazione dell’impianto, in pratica sull’argine del torrente Lima e a pochi metri dalla statale 12 dell’Abetone e del Brennero. I residenti hanno anche più volte lamentato l’esalazione di cattivi odori, giudicando quindi il sito dannoso sia per i residenti delle frazioni interessate che insistono nelle province di Pistoia e Lucca sia per i molti turisti che frequentano la valle soprattutto nei mesi estivi. Dopo vari esposti agli enti locali e alla Usl e delle diffide di Arpa, nel 2017 un decreto della Regione Toscana ha revocato l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) alla società che gestiva l’impianto (la Sistemi Biologici). Nello stesso anno, a chiusura già avvenuta, in due celle dell’impianto si sono registrati due incendi per autocombustione. Nell’ottobre, sempre del 2017, il tribunale di Pistoia ha dichiarato il fallimento della Sistemi Biologici e il curatore fallimentare ha proceduto, dopo un’asta andata deserta, a una trattativa con un soggetto privato che, secondo le voci circolate sulla stampa, intenderebbe trasformare il sito in un impianto di produzione di biogas.