Sinistra: ‘Riattivare progetto Bagni 100% accessibile’

Disabilità e abbattimento delle barriere architettoniche al centro della discussione a Bagni di Lucca. Ad intervenire è il gruppo extraconsiliare Sinistra per Bagni di Lucca che invita il Comune a proseguire nel cammino intrapreso dalla precedente amministrazione: “Abbiamo superato le prime barriere architettoniche ma restano quelle politiche. La precedente amministrazione riuscì a rendere accessibile il Comune ai diversamente abili, impresa assai difficile in un palazzo del ‘600. La Festa dello Sport, promossa nel medesimo ambito d’azione, fu un bellissimo esempio per sensibilizzare cittadini e giovani studenti. Le dimostrazioni delle discipline paralimpiche fecero conoscere da vicino le enormi potenzialità dello sport come strumento di inclusione. I rapporti con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro e con l’Associazione Ipovedenti si intensificarono, tracciando l’ambizioso progetto di diventare il primo Comune d’Italia accessibile al 100%. Cosa ci sarebbe stato di male a portare avanti il progetto anche dopo le elezioni? Evidentemente era un’idea di ‘quelli di prima’, peccato originale che la rendeva degna solo di essere snobbata e cestinata”.
“Sul tema della disabilità – proseguono – questa bizza di maggioranza per voler affermare il ‘ruolo di potere’ ha davvero poco senso. Addirittura nell’ultimo Consiglio Comunale (a proposito di accessibilità non funziona più lo streaming!) ci riferiscono che è stato messo il bavaglio alla discussione, interrompendo e accampando l’ennesima scusa relativa alla procedura burocratica. Parlare un paio di minuti in più di disabilità non avrebbe certamente guastato la tenuta democratica ma l’avrebbe casomai rafforzata e riempita di contenuti. È un brutto segnale che non si mantengano gli impegni e che i rappresentanti di quelle stesse associazioni debbano essere costretti a portare i progetti di inclusione all’attenzione degli altri Comuni. Anche nel nostro gruppo, come in ogni famiglia, ci sono persone che hanno parenti anziani, diversamente abili o bambini in età da passeggino. Sinceramente si fatica a comprendere questo comportamento poiché stiamo parlando di ostacoli che rendono difficile la vita quotidiana della gente. Dunque sarebbe giusto e doveroso pensare tutti insieme di rimuoverli alla svelta senza tante manfrine. Chiediamo pertanto di riprendere in mano il fascicolo lasciato in eredità dall’amministrazione Betti per creare un Comune accessibile e inclusivo. Visto che si guarda sempre al passato, stavolta si tratta di un libro molto interessante che contiene un sacco di spunti positivi di metodo e di merito. È stato un grave errore averlo tenuto chiuso per metà mandato, ovvero per più di due anni. Ma guardiamo avanti. Nel progetto si parla di coinvolgere soggetti pubblici e privati, attività ricettive, luoghi d’incontro, strutture sportive. L’abbattimento delle barriere architettoniche peraltro è un argomento su cui si possono trovare con facilità canali di incentivazione dal governo e dall’Europa. L’adeguamento di edifici, mezzi di trasporto e viabilità non è gentile concessione ‘di maggioranza’ ma rispetto delle pari opportunità. In ballo ci sono i diritti elementari delle persone. La continuità progettuale su tali tematiche è un obbligo morale. Sarebbe assurdo e inaccettabile che i politici, solo per farsi dispetto, ad ogni elezione interrompessero pure i programmi già attivati sull’inclusione e sulla disabilità”.