Problemi per il personale al Comune di Coreglia,Piero Taccini torna all’attacco dall’opposizione.
“È arrivata, tanto per cambiare, una lettera scritta, per la terza volta, dal responsabile dei servizi demografici del Comune di Coreglia, diretta al sindaco della porta accanto, alla segretaria ed ai responsabili degli uffici personale e ragioneria. Come dice un proverbio “non c’è più sordo di chi non vuol sentire”. Anche gli amministratori di questo Comune sembrano tapparsi gli orecchi per non sentire le grida di aiuto ed avvertimento urlate per la terza volta da chi si trova in seria difficoltà nel prestare servizi ai cittadini”.
“La prima lettera – ricostruisce Taccini – era datata 9 agosto e si avvisava il Comune sulla difficoltà degli uffici dislocati nella sede distaccata di Ghivizzano, a portare avanti quanto di loro competenza. Quando si parla di “loro” non si parla certo di un congruo numero di persone ma, bensì, di due persone che, dopo il pensionamento di una unità, hanno sulle loro spalle parecchi compiti da svolgere, sia burocratici sia ai cittadini. Ma gli amministratori, come è loro usanza fare, non rispondono per cui urge una seconda lettera. Questa più che di aiuto è di avvertimento e di conferma sulla impossibilità di procedere ad alcune incombenze obbligatorie. Fra queste quella di procedere al passaggio del Comune in Anpr (Anagrafe nazionale popolazione residente), legato a tempistiche precise il cui tempestivo avvio porterebbe una contribuzione ministeriale che, altrimenti, verrebbe vanificata. Inoltre viene richiesto l’installazione di un Pos, per il pagamento della carta d’identità, o la preparazione un bollettino postale, in quanto non è più possibile effettuare tali pagamenti in contante”.
“Pensate che gli amministratori abbiano aperto gli orecchi? – commenta Taccino – Niente da fare; non gli interessa niente perdere la contribuzione ministeriale, come se il Comune di Coreglia Antelminelli, che loro (dis)amministrano, navigasse nell’oro. Nemmeno si sono interessati a predisporre il Pos o i bollettini postali richiesti. Ed allora ecco che parte la terza lettera. Questa chiarisce tutte le difficoltà ma, soprattutto, definisce tutti i disservizi in corso che si sono aggravati dal 9 agost, data della prima lettera. Questi i principali: sempre più problematico il passaggio in Anpr; difficoltà e ritardi nell’aggiornamento dell’Aire; difficoltà di effettuare le statistiche previste per i mesi di ottobre, novembre e dicembre; difficoltà e ritardi nella tenuta degli archivi elettorali; ritardi nell’evasione della posta; difficoltà a chiudere le pratiche di irreperibilità ed istruire pratiche per le cittadinanze iure sanguinis; difficoltà nell’assicurare il servizio di reperibilità per le denunce di morte nei giorni festivi. Dopo aver elencato questa serie di criticità, lo stesso responsabile propone agli amministratori di modificare l’orario di apertura al pubblico con la chiusura del mercoledi e la riduzione dell’orario negli altri giorni dalle 9 alle 12; rilasciare le carte d’identità solo su prenotazione con pagamento, come preannunciato nella seconda lettera, con Pos o con bollettino postale, che andrebbero immediatamente messi a disposizione dell’ufficio; comunicare ed avvertire la popolazione che l’ufficio distaccato di Ghivizzano si occupa solo ed esclusivamente delle pratiche relative ai servizi demografici, pertanto, per le altre pratiche, tutti i cittadini dovranno salire fino agli uffici della sede principale di Coreglia”.
“Dal comportamento di questi amministratori – è il commento finale – sembra quasi che stiano giocando sulla pelle degli altri ma questo non è un gioco, è una situazione tremendamente seria che riguarda il buon senso di chi è stato messo dai cittadini ad amministrare i loro beni ed i loro servizi. A mio parere si tratta di una problematica diventata veramente urgente tanto da ritenere opportuno interessare la Prefettura, cosa che ho fatto nel pomeriggio. Considerato che alcuni servizi, fra i quali le statistiche e la tenuta degli archivi elettorali, riguardano specificatamente anche la stessa Prefettura, spero che intervenga tirando un po’ gli orecchi a questi che tutto hanno dimostrato di essere fuorché amministratori pubblici”.