
“Basterebbe mettersi tutti intorno a un tavolo 15 giorni prima per capire che a metà settembre suona la campanella”. Paolo Simoncini di Sinistra per Bagni di Lucca torna all’attacco dell’amministrazione comunale sulla scuola.
“La scuola, a proposito di numeri, parte complessivamente con 150 mila cattedre scoperte e 50 mila studenti diversamente abili senza sostegno. La carenza di organico è cosa ben nota da tempo e per prevedere che mancheranno gli insegnanti non occorre scomodare un cartomante. È la stessa, identica inefficienza che si registrò l’anno scorso: prima decisero di tenere le scuole aperte per il ponte festivo (unici nella provincia) e solo dopo si accorsero di non aver messo il pullman, scaricando come al solito il disagio sulle famiglie. Nelle frazioni montane ormai sono talmente abituati ai disservizi che si sono organizzati da soli per ovviare a tutti questi pasticci. Ricordiamo per dovere di cronaca il pullman per Montefegatesi, che venne tolto dicendo che erano stati gli stessi abitanti a volerne la cancellazione. Poi la gente inferocita riuscì a far ripristinare la corsa con una forte protesta popolare, raccolte firme, lettere di lamentela e articoli di giornale. Dopodiché l’amministrazione Michelini vorrebbe raccontarci la favoletta che sul trasporto locale hanno fatto le magie. I risultati negativi purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. Sulla materia non vediamo miglioramenti e di sicuro non c’è un rinnovamento in termini di contenuti, che poi è la cosa che ci allarma di più. In un nostro recente articolo abbiamo evidenziato argomenti di grande rilievo come il costo degli abbonamenti, la scarsa qualità del servizio e le condizioni vergognose dei mezzi, con continui malfunzionamenti e imprevisti. Diciamo che va tutto bene così? Le politiche non si fanno negli uffici del Comune che ovviamente si limitano all’applicazione dell’esistente ma si fanno sporcandosi le mani e muovendosi dalla seggiolina. Magari c’è anche chi prova a dare un contributo con quelle “pericolosissime” cose che si chiamano idee. Senza idee si va da poche parti (e infatti si vede). Non si vuole fare nulla? Peccato. Però non si dica che a Bagni di Lucca bisogna rassegnarci ad aspettare le legge nazionale, la regione o addirittura la Buona Scuola di Renzi, sperando che nell’ultimo comunicato l’amministrazione intendesse i “buoni scuola”. È un atteggiamento passivo di autosufficienza e di autoreferenzialità che segna una distanza abissale tra il palazzo e la vita reale. Una rinuncia a qualsiasi tipo di prospettiva di miglioramento su base locale. Tagli, chiusure e ridimensionamenti evitabilissimi sono stati dichiarati inevitabili sventolando numeri, impedimenti assurdi e scuse strampalate di ogni genere. Adesso vorrebbero pure far passare come inevitabili anche i disagi”.