“No agli scaricabarile della giunta Michelini”. La pensa così il gruppo di opposizione Progetto Rinascimento. “Gli amministratori attuali – dice il gruppo consiliare che fa capo all’ex sindaco Betti – conoscevano bene in che condizioni si trovava il Comune di Bagni di Lucca, per non parlare del sindaco Michelini che, capoarea amministrativo fino al 2011, conosceva per filo e per segno lo stato in cui versavano le casse comunali. È proprio vero che tutti i nodi vengono al pettine. Facile vincere le elezioni promettendo che tutto sarebbe stato risolto, perché sarebbero finalmente arrivati finanziamenti e soldi in quantità grazie ai loro “santi”. Promesse da marinai che hanno permesso comunque di vincere di misura, perdendo oltre 600 voti per aver creato un’accozzaglia di tre schieramenti divisi su tutto”.
“L’incapacità amministrativa oramai è evidente anche a chi li ha difesi fino allo stremo – prosegue Progetto Rinascimento – L’amministrazione Betti dal 2012 al 2017 è riuscita a calare il debito, vincere battaglie legali, bloccare aumento delle tasse, sistemare gli invasi a monte di Fornoli e nella Controneria, avviato la raccolta differenziata riuscendo a ridurre i costi che politiche aberranti di oggi stanno rendendo vani, trovati finanziamenti su scuole e lavori pubblici (non dimentichiamo l’uragano), soprattutto trovato investitori privati creando nuove opportunità di lavoro e nuovi residenti. Una bella bufala aver sostenuto per prendere consensi che l’amministrazione precedente ha preso pochi soldi (10 milioni di euro a fondo perduto, più quelli per la palestra di Fornoli che arrivano ora ma sono derivati dal nostro bando). Quanti ne dovranno ottenere ancora loro, oltre ai 4 milioni e mezzo ottenuti fino ad ora, per dire che sono stati più bravi? 30 milioni forse. Perché ottenerne 10 o 15 non sarà certo una differenza rispetto al passato, Capiamo quindi, ma non giustifichiamo, le difficoltà di questa amministrazione sul non saper gestire un bilancio. Ricordiamo che, senza tanti scaricamenti di responsabilità, l’amministrazione Betti ci è riuscita, calando il debito da 8,5 a 7,1 milioni”.
“La triste realtà è che devono rispondere a tutte le promesse fatte – conclude la nota – mentre fino ad oggi hanno solo chiuso servizi, utenze, danneggiato le iniziative private che si sono trovate allo sbando, conducendo un’ordinaria amministrazione peggiore che nel passato. Un solo taglio di erba per i bordi delle strade in estate era possibile prima, quello è ciò che viene fatto adesso. Ma aspettiamo fiduciosi ancora, da cittadini, che arrivino soldi a sfare. Noi non viviamo né di rancori, né di complessi, né di rivendicazioni né di scaricabarile. Ad oggi abbiamo visto solo scelte contro gli interessi dei cittadini, come accettare supinamente ogni prescrizione esterna, inserire clausole contro i cittadini stessi, chiusura di contenziosi accettando semplicemente le condizioni imposte da enti a cui non potevano opporsi, chiusure di servizi e utenze che avranno enormi difficoltà a ripartire. Aspettiamo fiduciosi anche investitori e nuovi residenti senza i quali il paese muore, perché con politiche amministrative di non prendersi la responsabilità di atti coraggiosi propositivi, limitandosi solo a rinunce, chiusure e rimandi, si sono allontanati. E aspettiamo fiduciosi anche i 100 alunni per la scuola di Scesta che, aldilà di far chiudere altri plessi funzionali per la montagna, sicuramente hanno avviato le strategie per farli nascere negli anni prossimi”.