Taccini: “Asilo, 650mila euro da restituire”

9 agosto 2019 | 13:18
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Taccini: “Asilo, 650mila euro da restituire”

Prosegue il dibattito e la polemica in merito all’asilo nido a Ghivizzano Castello. Ad intervenire è il consigliere di minoranza Piero Taccini che attacca l’amministrazione comunale con una dura contestazione: “Il nostro Comune dovrà restituire alla Regione oltre 650 mila euro. Una bella cifra da pagare, un debito che peserà, e non poco, sui programmi che le future amministrazioni potrebbero realizzare”.

“Ricordate la vicenda dell’asilo nido a Ghivizzano Castello ? Un intervento – le parole di Taccini – che doveva essere un fiore all’occhiello dell’attuale amministrazione e di quella precedente: un’operazione da 750mila euro fra acquisto dell’immobile, interventi di recupero, asilo nido e centro di aggregazione sociale (sul quale tornerò prossimamente). Come mia abitudine non lascio le cose in sospeso ed a conferma di quanto avevo preannunciato ora, purtroppo, sono in grado di fornire notizie precise e certe. Purtroppo dicevo, perché tutte le mie previsioni si sono avverate ed è arrivato il conto da pagare. Un conto salato che fra capitale, interessi e spese varie è di oltre 650 mila euro. Si tratta proprio di una cifra enorme se rapportata alle disponibilità del nostro Comune, che i cittadini, almeno per ora, dovranno sborsare per restituirli alla Regione Toscana. Dico ‘per ora’ perché spero che la Corte dei Conti faccia giustizia e faccia pagare ai responsabili ed incompetenti che ancora girano nei meandri del palazzo comunale, questo enorme danno”.
“Questo mare di soldi – prosegue – non permetterà di mettere in opera lavori, opere e manutenzioni già programmate e che, se questa disastrosa amministrazione vorrà portare avanti, sarà costretta a far uso di eventuali mutui o un aumento di tasse che aggiungeranno disastro al disastro. Una responsabilità che, a parere mio, non è solo del sindaco Amadei ma, probabilmente, da ricercare anche in altri amministratori ed autorevoli politici al di sopra dello stesso primo cittadino. L’idea di realizzare un asilo nido nel territorio comunale, come già precedentemente detto, era una buona idea ma è stato da ‘birichini’ falsare la documentazione del bando facendo credere che ci sarebbe stata un’utenza di 50 bambini mentre, alla realtà dei fatti, di bambini che potevano usufruire del servizio, ne sarebbero stati dalle 1 alle 8 unità annuali. Infatti, per questo motivo, l’asilo nido è stato realizzato (‘fregando’ il primo Comune rimasto fuori dalla graduatoria), spendendo i 750mila euro previsti ma il servizio non è mai stato attivato. Quella realizzata è un’opera che potrebbe essere oggetto di un servizio di ‘striscia’ (chissà che non verrà fatto). C’è chi, nella maggioranza, vanta il fatto di avere a disposizione un bel palazzo restaurato e da poter usare al meglio. Come al solito, questa maggioranza, ce ne fosse ancora bisogno di una conferma, ha dimostrato un completo disinteresse alle leggi ed ai regolamenti; infatti non ha tenuto conto di quanto viene disposto dal Dl 112 del 2008 il quale impone agli enti pubblici di non acquistare immobili ma di alienare anche quelli in loro possesso. Ormai questo loro ‘facciamo come ci pare’ è quasi giunto alla conclusione, il mio augurio è che il motto della prossima amministrazione sia ‘facciamo gli interessi di tutti i cittadini’. Intanto la Regione Toscana ha presentato il conto: oltre 650mila euro da restituire ed il consiglio comunale (con voto contrario della minoranza) ha deciso, a scapito di chi verrà dopo di loro, la restituzione in rate da 75mila euro l’anno per nove anni. Proprio così, la futura amministrazione, e quella successiva, si troveranno a dover pagare i danni procurati da questa e dalla precedente amministrazione, entrambe a firma Amadei…e non solo. Una bella cifra da pagare, un debito che peserà, e non poco, sui programmi che le future amministrazioni potrebbero realizzare. Questi sono fatti, non chiacchiere politiche. I cittadini – conclude – devono sapere ed è mio compito quello di informare. Lo farò fino al termine del mio mandato e, purtroppo, saranno ancora tante le brutte notizie delle quali dovrò rendere partecipe la cittadinanza”.