Maturità al via, ma è fuga di commissari

17 giugno 2019 | 16:04
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Maturità al via, ma è fuga di commissari

Anche in Valle del Serchio è iniziato il conto alla rovescia per l’inizio dell’esame di maturità. La busta della fatidica prima prova sarà aperta, in tutta Italia, mercoledì (19 giugno). E in provincia di Lucca sono 2685 gli studenti che affronteranno la commissione d’esame, per un totale di 146 classi. Tutti pronti a cimentarsi in una prima prova orfana della traccia di storia, in una seconda prova articolata su due materie d’indirizzo e in un orale senza tesina: al suo posto, tre buste – e che la fortuna li assista, come nei migliori quiz televisivi. Ma non sono queste novità a preoccupare la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi. Anzi, sulle prove si lascia andare a un commento sintetico: “L’impatto non è così significativo”. Quasi a esorcizzare quel pizzico di tensione che accompagna, da tradizione, l’esame di maturità. Il vero cruccio della Buonriposi e dei suoi collaboratori, in questi giorni, è far fronte a quella che lei stessa definisce “un’insolita epidemia”.

Sì, perché a meno di 48 ore dall’inizio ufficiale degli esami, fioccano certificati medici degli insegnanti nominati per le commissioni d’esame. “Una situazione che quest’anno si è fatta particolarmente drammatica: sono circa cento i docenti che abbiamo dovuto sostituire in corsa. Tra questi, anche numerosi presidenti di commissione: e la normative rende la ricerca ancora più difficoltosa perché è vero che possiamo scomodare anche i presidi in pensione, ma da al massimo tre anni. Un bacino troppo stretto, pur avendo a disposizione un’area che abbraccia le province di Lucca, Massa Carrara e Livorno. E così – continua Buonriposi – abbiamo dovuto formalizzare anche delle deroghe”. La coincidenza di tante indisposizioni lascia presupporre un’insufficiente motivazione, nel corpo insegnante, a prendere parte alle commissioni di esame. Il motivo? “Purtroppo si tratta di un incarico non retribuito in modo dignitoso – evidenzia Buonriposi – per le responsabilità che comporta. Sono aumentate, negli ultimi anni, le possibilità di fare ricorso al Tar per un voto ritenuto ingiusto o una bocciatura. Grane, insomma, che non hanno alcuna corrispondenza nel trattamento economico. Un fenomeno, quello delle sostituzioni last minute, che si è intensificato anche per le commissioni di concorso”. Pur comprendendo le cause profonde di quella che è divenuta una tendenza sempre più rilevante, nei numeri, Donatella Buonriposi lancia un appello: “Lavorare in emergenza inficia, necessariamente, la qualità del lavoro stesso. A farne le spese saranno soprattutto i nostri ragazzi: è evidente che una commissione di persone che lavorano volentieri, con esperienza e capacità, rende il clima positivo. Purtroppo questa costante incertezza va in direzione contraria. Il mio appello – incalza – è rivolto sia al senso di responsabilità degli insegnanti, sia ai medici che acconsentono al rilascio delle certificazioni. Capisco che se il proprio paziente chiama e dichiara di essere influenzato, per quale motivo un medico non dovrebbe credergli? E di certo i singoli medici di base non possono avere coscienza generale della portata del fenomeno. Ecco perché voglio renderlo pubblico, voglio accendere i riflettori su questa ondata di malessere che travolge la composizione delle commissioni d’esame a pochi giorni dall’inizio della maturità e costringe gli uffici a lavorare anche di domenica per trovare delle soluzioni tempestive”. Un appello, insomma, a tenere alto il nome di una scuola pubblica che – tra tanti colpi di scure – esprime ancora, stando ai dati dell’Ocse, un’eccellenza in Europa: ed è proprio la motivazione e la serietà degli insegnanti a fare, in buona parte, la differenza.

Elisa Tambellini