Sanità, presto due nuovi primari di medicina per Barga e Castelnuovo

21 maggio 2019 | 13:53
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Sanità, presto due nuovi primari di medicina per Barga e Castelnuovo

Due nuovi primari di medicina si insedieranno presto nei presidi ospedalieri di Barga e Castelnuovo Garfagnana. È quanto è emerso questa mattina (21 maggio) nell’ambito di un incontro avvenuto all’ospedale San Luca tra Maria Letizia Casani, neo direttore generale della Usl Toscana nord ovest e il direttore sanitario dell’azienda, Lorenzo Roti. Durante l’incontro si è anche discusso dell’endemica carenza di personale che affligge l’azienda sanitaria. Per risolvere questo problema ci sono diverse ipotesi sul tavolo tra cui quella di richiamare medici in pensione e quella di assumere giovani medici italiani che hanno scelto di andare a formarsi all’estero. Intanto sarebbero già state nominate le commissioni per la nomina dei due nuovi primari che opererenno in Valle del Serchio.

“La nuova dimensione dell’azienda è molto grande ma il contatto con il territorio non può venire meno – ha esordito la dottoressa Casani -. Il San Luca è un ospedale di buon livello è per questo devo ringraziare tutti i professionisti che ci lavorano e che spesso fanno fronte alle carenze di personale che sono sistemiche”.
“Non è vero che i posti letto si sono ridotti: il numero è rimasto stabile – ha aggiunto il direttore generale -. Inoltre resgistriamo un miglioramento della situazione in tutti gli ambiti, a partire da pronto soccorso, interventi chirurgici, radiodiagnostica, materno-infantile e tempi d’attesa. Anche per quanto riguarda l’intensità di cura, di cui spesso si leggono polemiche, in realtà ha dato buoni risultati ed ha permesso una maggiore fluidità del pronto soccorso. Insomma, ci sono sicuramente alcune aree dove possiamo ancora migliorare ma nel complesso il San Luca è un ospedale di buon livello con punte di eccellenza. A parlare sono i dati”.
“Il San Luca è un presidio importante all’interno della nostra rete ospedaliera – ha aggiunto il dottor Roti -. Qui si è consolidato un modello di funzionamento molto efficiente che era stato preparato in vista del trasferimento. L’ospedale sta continuando ad aumentare la propria attività per quanto riguarda la diagnostica, la chirurgia, il pronto soccorso. Inoltre la nuova attività legata alla robotica in ambito ortopedico farà di Lucca un punto di riferimento per tutta l’area vasta. Credo davvero che ci sia di che essere soddisfatti”.
L’attenzione si è poi spostata sulle carenze di personale. Una criticità che, secondo i dirigenti dell’azienda, è sistemica e riguarda l’intero territorio nazionale: “Le carenze di personale sono generalizzate. Il numero di specializzandi che il sistema riesce a produrre ogni anno non è sufficiente a coprire tutte le posizioni vacanti – spiega ancora la dottoressa Casani -. In particolare, gli ambiti più critici sono pronto soccorso, radiologia, ginecologia, pediatria e neurologia. Per questo la Regione Toscana si sta attrezzando: un mese fa sono state adottate due delibere che permetteranno l’immissione in ruolo di un centinaio di unità di personale per i pronto soccorso. Di questi, 43 saranno assegnati alla Asl Toscana nord ovest. A questo si deve aggiungere la calendarizzazione dei concorsi per l’assegnazione dei primariati di ortopedia, neurologia, laboratori e pediatria. A questi si aggiungono i primariati di Medicina per Barga e Castelnuovo Garfagnana. Concorsi che saranno messi in programmazione quanto prima. I facenti funzione hanno fatto un ottimo lavoro ma è giusto dare stabilità. L’ospedale funziona meglio quando tutte le caselle vanno al loro posto”. 
Soluzioni comunque non sufficienti a risolvere tutte le carenze legate al personale: “Sugli ingressi a medicina è stata fatta una programmazione sbagliata nell’ultimo trentennio – commenta il dottor Roti -. Lo sforzo per trovare soluzioni è continuo. Con queste delibere i problemi dei pronto soccorso dovrebbero risolversi ma sugli altri ambiti la situazione resta critica, specie in ambito ambulatoriale. Stiamo cercando di capire cosa fare”.
Quali le soluzioni sul tavolo? Tra le ipotesi anche la possibilità di richiamare medici in pensione o giovani studenti che sono andati a formarsi all’estero. In particolare, negli ultimi anni c’è stato un boom di italiani che sono andati a studiare in Romania: “La Regione sta facendo accordi con le università per immettere in ruolo studenti del quinto anno, ovviamente in affiancamento – spiega ancora la dottoressa Casani -. Noi abbiamo già quantificato il nostro fabbisogno. L’idea di assumere studenti italiani che si stanno formando in Romania è sul tavolo. Una volta tanto faremo tornare a casa i nostri cervelli. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di coinvolgere i pensionati. Abbiamo molti validi medici in pensione che potrebbero dare una mano. È un’esperienza che è già stata condotta in Veneto ed ha dato risultati positivi”.
Infine un’ultima battuta sull’ex ospedale Campo di Marte: “È una situazione molto delicata – dice in conclusione Maria Letizia Casani -. Sul tavolo ci sono molte idee ma non si riesce mai a concretizzarle. Spero di poter fare presto un incontro con il sindaco per parlarne”.