
Si teme che si rivelino ingenti i danni provocati dalla grandine che ieri (28 aprile) si è abbattuta sulla Lucchesia e con particolare violenza in Valle del Serchio. E’ ancora presto per fare un bilancio dei danni patiti dall’agricoltura all’indomani della improvvisa grandinata che si è abbattuta domenica dopo pranzo in provincia di Lucca. “La grandinata si è abbattuta a macchia di leopardo sulla piana e sulla valle del Serchio colpendo anche diverse aziende agricole – spiega Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca -. La grandine è, senza dubbio, l’evento più temuti in questo momento perché i chicchi che si abbattono sulle verdure e sui frutteti spogliano le piante compromettendo i raccolti. Nei prossimi giorni potremo capire meglio se i chicchi ed i frutti colpiti sono danneggiati in maniera irreparabile o solo feriti. La speranza è ovviamente quella di un incidente di percorso senza conseguenze per le nostre aziende”.
Per Coldiretti siamo di fronte alle “evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Toscana dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.