
Mancano i medici di famiglia a Bagni di Lucca. Nelle frazioni montane l’andata in pensione del dottore crea allarme, perché sarà sostituito con un collega “a mezzo servizio”. E’ quanto pongono all’attenzione i consiglieri della lista Un futuro per Bagni di Lucca, Claudio Gemignani e Laura Lucchesi.
“Ora basta – affermano -. Anche il problema della mancanza di medici di famiglia e la conseguente chiusura di ambulatori di montagna, vedi Crasciana e Ponte Maggio, o la riduzione di orario di quello di Benabbio, mancava a completare un quadro che rischia di diventare ulteriormente asfissiante per il nostro Comune”. I due consiglieri intervengono a seguito del recente pensionamento del Dottor Giuseppe Giannini “sostituito con un medico a mezzo servizio, in quanto già impegnato in altri Comuni, e dopo il pensionamento di pochi anni fa del Dottor Giorgio Tofani mai sostituito”.
“E’ forte il disagio e il sacrificio, soprattutto per gli anziani, i lavoratori, gli abitanti della nostra montagna – proseguono i consiglieri -. E’ vero che ogni medico può arrivare ad avere un massimo di 1.500 pazienti e il nostro Comune ha 4 medici e mezzo, per appena 6.000 abitanti, ed è anche vero che è stata fatta “un area vasta” con Borgo a Mozzano, ma riteniamo debba essere considerata anche la conformità del territorio. Non riteniamo garantita la libera scelta, essendo molti medici già saturi di pazienti, con quindi gli stessi che si trovano a non poter scegliere, o a dover scegliere, medici definiti. Non è accettabile, in un paese che vuole dirsi civile, l’Italia, che i pazienti, soprattutto anziani o dipendenti od operai, debbano fare ore di coda, chiedere permessi anche, per poi non essere visitati (già capitato). Come gruppo di centrodestra e consiglieri comunali, stiamo cercando di muoverci nel modo più rispettoso possibile delle leggi, valutando ogni azione consentita, anche tramite i nostri Consiglieri in Regione, per dimostrare vicinanza ai pazienti e per metterci a disposizione per contribuire a cercare una soluzione a tale problema. Non si può giocare anche con la salute dei cittadini. La politica ha il dovere di farlo, insieme. Lanciamo a tal proposito un invito a tutto il Consiglio Comunale. A tal proposito abbiamo già chiesto incontri con alcuni referenti del settore. Vi terremo aggiornati”.