
Nuovo stadio di Ghivizzano, l’opposizione va all’attacco. Il consigliere di Un futuro per Coreglia, Piero Taccini, nel commentare le vicende relative ai lavori per il nuovo campo sportivo e ai loro ritardi che hanno spinto il Comune di Coreglia a rivolgersi per tutelarsi a dei legali, prefigura uno scenario a tinte fosche. Secondo Taccini che avverte anche sul fatto che presto si dovranno fare i conti con l’affidamento alla società sportiva, paventa un rischio di risarcimento milionario da parte del Comune.
Il consigliere inizia il suo lungo intervento fotografando la cronistoria della vicenda che ha portato alla situazione attuale: “Doveva terminare il 31 marzo 2017 ed a gennaio 2019 non è ancora terminato. Questa è la lunga storia del campo sportivo di Ghivizzano che, per raccontarla proprio tutta bisognerebbe scrivere un libro. L’unica cosa certa – aggiunge – è che, dopo aver concesso cinque proroghe, la Regione Toscana ha detto basta fissando la data del 31 dicembre 2018 quale termine dei lavori. A quella data i lavori erano finiti? No, i lavori previsti dal progetto e, soprattutto dal contratto con le ditte che facevano parte dell’Ati non erano stati completati. Di lavori per il completamento dell’opera ne mancano ancora e quello principale è la copertura delle tribune. Questa mancanza non è cosa da poco infatti è stata la causa di infiltrazioni d’acqua nella struttura causando danneggiamenti alle pareti e soffitti. Il problema è stato momentaneamente rattoppato dalle ditte coprendo le tribune con un materiale impermeabile ma non sufficientemente idoneo, come dichiarato dallo stesso direttore dei lavori. Fra non molto dovrà esserci il sopraluogo dei responsabili regionali per accertare il lavoro svolto e gli stessi dovranno constatare se la struttura vale il contributo regionale di 1.200.000 di euro assegnato al Comune di Coreglia Antelminelli. I responsabili regionali, che dovranno effettuare predette verifiche, sono in possesso della documentazione relativa alla situazione della struttura e ai danni da questa subiti a causa della mancata copertura delle tribune, che, certamente, non gli è stata fatta avere dagli uffici comunali. A causa del non rispetto integrale del contratto, l’Ati ha dato inizio ad una controversia contestando al Comune una serie di danni subiti a causa del non completamento dell’opera. E qui si inizia a far capire ai cittadini quanto potrebbe venire a costare complessivamente il campo sportivo di Ghivizzano. Costo complessivo del progetto, euro 1.798.887,00; spesa per variante in corso d’opera, euro 37.600,00; impegno di spesa per spese legali causati dal contenzioso con l’Ati, 5.000 euro (come inizio); danni richiesti dall’Ati per mancato termine dei lavori come da contratto, euro 1.253.828,50. Se non finirà tutto a tarallucci e vino, come verificatosi con la ditta I.Tec. di Padova, prima assegnataria dei lavori, e subito dopo licenziata, il costo totale, provvisorio, sarà di euro 3.095.315,50. Come costi ci stiamo avvicinando allo stadio di San Siro. Se dovesse finire proprio così, cosa assai improbabile, soprattutto per l’esosa richiesta danni dell’Ati, il Comune di Coreglia andrebbe incontro ad un fuori bilancio di 1.258.828,50 euro”.
“Non mi meraviglierei – va avanti Taccini – di vedere tutti i consiglieri di maggioranza, in consiglio comunale, alzare la mano per l’approvazione del debito. Per questa situazione il Comune si troverebbe di fronte ad un grosso danno erariale e, come tale, dovrà, eventualmente, essere corrisposto da chi ha commesso errori tali al punto di generare questo debito, e di errori per questo progetto ne sono stati commessi anche troppi, in primis lo stesso progetto che, se proprio era necessario per il Comune, poteva essere fatto con meno della metà dei soldi; vedasi campo sportivo di Valdottavo. E’ finita l’era di paga pantalone. I cittadini hanno già pagato anche troppo per questa opera voluta da pochi pertanto chi sbaglia paga”.
Una volta che saranno finiti i lavori, secondo Taccini, potranno subentrare altri problemi. “Altra nota dolente – prosegue infatti – sarà quella della gestione dell’impianto sportivo. Già è stata richiesta la gestione provvisoria del campo dalla società Ghiviborgo facendo appello alla vecchia convenzione in essere quando c’era ancora il vecchio campo. Al Sindaco Amadei, ogni volta che sente il nome del Ghiviborgo, brillano gli occhi e così aveva dato ordine agli uffici di accelerare la pratica al fine di consentire, a quella squadra, di andare ad allenarsi in quel campo. Cosa buona ma non tanto giusta perché il Sindaco non aveva tenuto presente, o non aveva voluto tenere presente, che nel nuovo codice degli appalti il tacito rinnovo nella pubblica amministrazione non esiste più e, di conseguenza, la vecchia convenzione con la squadra del Ghiviborgo era decaduta. Pertanto, il primo cittadino, deve tenere sempre presente che ci sono dei regolamenti ai quali nemmeno lui può sottrarsi ed è giusto che questi vengano rispettati e fatti rispettare”.