No pirogassificatore, mozione di Progetto Rinascimento

25 ottobre 2018 | 11:01
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No pirogassificatore, mozione di Progetto Rinascimento

Pirogassificatore Kme di Fornaci di Barga: il tema arriva anche a Bagni di Lucca. A presentare la mozione è Progetto Rinascimento, con i consiglieri Massimo Betti e Giulia Mariani. Il gruppo di opposizione “manifesta la propria solidarietà all’azienda Kme ed ai propri lavoratori, auspicando che la dirigenza e la proprietà possano sviluppare nuovi e sostenibili processi per l’incremento sia dei livelli produttivi che occupazionali, ma esprime formalmente la propria contrarietà al progetto di auto-produzione energetica avanzato attualmente, anteponendo la salvaguardia ambientale della Valle a qualsiasi interesse proivato”.

Sostegno all’azienda ed ai lavoratori quindi, ma un secco no al pirogassificatore: è questa la mozione che verrà votata in Consiglio a Bagni di Lucca. “Premeso che l’azienda Kme con sede a Fornaci – le parole di Progetto Rinascimento – ha recentemente presentato un piano che prevede la riduzione dei costi energetici da attuarsi anche mediante forme di autoproduzione. Tra le varie possibilità, l’azienda ha dichiarato di prediligere la realizzazione di un impianto di trattamento termico di rifiuti (gassificatore) e da alimentarsi mediante residui della lavorazione del comparto cartario e altri materiali non meglio specificati. Impianto che tratterebbe circa 100-120mila tonnellate di rifiuto. Considerato che la tutela di tutti i lavoratoti, lavoratrici e la salvaguardia dell’intero sito produttivo meritano una particolare attenzione anche da parte degli enti locali, in quanto sono non solo parte integrante del tessuto economico locale, ma svolgono anche un ruolo determinante dal punto di vista sociale, nonché traino nello sviluppo e benessere complessivo della comunità. La Valle nella quale è ubicato lo stabilimento è caratterizzata da una bassa diffusività atmosferica, con frequenti fenomeni di inversione termica, soprattutto nella stagione invernale, che tendono a impedire la dispersione degli inquinanti che pertanto, possono risultare altamente nocivi per la salute della popolazione residente. La commissione europea ha pubblicato nel 2000 alcune linee guida per la gestione dei rifiuto nelle aree di montagna, sconsigliando l’ubicazione di impianti di trattamento termico on aree a forte inversione termica. Ci sarà anche un importante impatto sul traffico veicolare conseguente alla realizzazione del pirogassificatore, il cui rifornimento di combustibile avverrebbe con automezzi pesanti, come ammesso dall’Ad di Kme. Dobbiamo salvaguardare anche la vocazione turistica della Valle, sedi di parchi e riserve naturale, caratterizzata da produzioni agroalimentari di eccellenza, presidi slow food, che potrebbero subire un danno irreparabile sia in termine di immagine che di salubrità dell’intero reparto produttivo”.