Fit Cisl: Rifiuti Coreglia, dipendenti senza stipendio

22 settembre 2018 | 11:54
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Fit Cisl: Rifiuti Coreglia, dipendenti senza stipendio

Raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Comune di Coreglia: sulla questione interviene la Fit Cisl. L’organizzazione sindacale lancia l’allarme: “I lavoratori sono senza stipendio e senza le specifiche visite (vaccini) riservate per chi lavora intorno ai rifiuti. Inoltre gli automezzi sono datati”. La Fit Cisl chiederà un incontro urgente con il prefetto.

“Sulla questione del servizio raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territorio del Comune di Coreglia Antelminelli, ora, anche noi come organizzazione sindacale Fit Cisl vogliamo dire la nostra: in particolar modo mettere in luce in quali condizioni i lavoratori di igiene ambientale sono costretti a lavorare. Come Fit Cisl, quando siamo stati chiamati dai lavoratori a giugno 2018, abbiamo chiesto subito, agli amministratori comunali, un incontro in Comune; per poi rimanere in contatto mediante colloqui telefonici sia con l’amministrazione comunale che con l’azienda Adigest (visto che ha la sede in Veneto è sempre impossibilitata a venire giù in Toscana) per cercare di trovare insieme, in modo tranquillo, delle soluzioni rapide e concrete per risolvere i gravi problemi che attanagliano il servizio di igiene ambientale a Coreglia. Abbiamo ricevuto inizialmente delle rassicurazioni che poi, purtroppo, con il tempo si sono rivelate fasulle: quello che succedeva con l’azienda di prima (Adigest srl), succede tutt’ora con la nuova azienda Econova”.
La Fit Cisl spiega la situazione dei lavoratori: “I dipendenti non percepiscono in modo regolare dallo stipendio del mese di giugno 2018, e questo gli crea delle gravi difficoltà economiche sia per sostenere la propria famiglia che per sostenere le spese necessarie per giungere sul proprio posto di lavoro. Si trovano, come personale, sotto organico per gestire l’intero servizio di igiene ambientale, quindi sono costretti a fare delle ore in più di straordinario per tenere pulito tutto il territorio comunale (che poi non gli vengono nemmeno registrate in busta paga), di conseguenza difficoltà nel prendere un giorno di riposo, figuriamoci una settimana intera di ferie”.
“Una situazione che poteva capitare sol nel medioevo” specifica la Fit Cisl, che chiederà un incontro con il prefetto: “Come Fit Cisl abbiamo capito che la priorità dei soggetti responsabili (comune e azienda) è solo quello di far vedere pubblicamente che il servizio funziona: ma a quale condizioni? Con i lavoratori senza stipendio, con automezzi datati e “come ciliegina sulla torta” senza che i lavoratori abbiano fatto le specifiche visite (vaccini) riservate per chi lavora intorno ai rifiuti: quindi? Tutti si fanno belli e bravi, ma sulle spalle dei lavoratori. Scusate ma noi, come Fit Cisl, non ci stiamo più a questo giochino, queste sono situazioni che potevano capitare solo nel medioevo, ma non ora che siamo nel terzo millennio. Pertanto per noi il tempo della pazienza è finito: chiederemo un incontro urgente con il prefetto, alla presenza di tutti i soggetti responsabili in modo tale da far chiarezza una volta per tutte; per le diverse inadempienze registrate chiederemo l’ intervento degli organi preposti”.