Bagni, il Comune dice no a impianto compostaggio

Una interpellanza per dire no alla riapertura dell’impianto di compostaggio di Tana Termini. È quanto hanno presentato i consiglieri di Un futuro per Bagni di Lucca, Claudio Gemignani e Laura Lucchesi, in concomitanza con identica interpellanza di un consigliere comunale di San Marcello Piteglio, dove l’impianto ha sede, Carlo Vivarelli del Partito Indipendentista Toscano. Della questione, inoltre, è stato interessato anche il consigliere regionale Maurizio Marchetti, che ha presentato interrogazione scritta all’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni. Sull’impianto di compostaggio si è aperta una discussione nel consiglio comunale di martedì (10 luglio), in cui l’amministrazione di Bagni di Lucca si è dichiarata contraria alla riapertura.
Claudio Gemignani risponde alle accuse del capogruppo di Progetto Rinascimento per Bagni di Lucca Massimo Betti: “Data l’accusa da parte dell’ex sindaco Betti di infantilismo e menzogna – le parole di Claudio Gemignani -, pubblichiamo gli atti intercorsi tra la società Base, il curatore fallimentare dell’impianto fallito nel 2016, e gli enti preposti. Leggendo l’evidenziato, la prima lettera dell’ex Ad di Base Vitiello, si nota come ‘non possiamo che accogliere la sua richiesta di farci carico della fase di emergenza che sta attraversando questo impianto…anticipare le spese necessarie per effettuare interventi urgenti. Anche se siamo consapevoli che permane una totale incertezza nell’effettivo rimborso di tali costi’. Ancora ‘riconfermo pertanto anche la disponibilità a farci promotori della costituzione di un nuovo soggetto gestore che sia in grado di prospettare e realizzare una trasformazione del processo del trattamento di rifiuti organici’. Ancora ‘ciò anche nella consapevolezza che per dare concreto sviluppo alle raccolte differenziate sul nostro territorio sia necessario realizzare in loco una soluzione di trattamento… dei materiali raccolti”. Ancora ‘Le confermo che quanto sopra è stato deliberato dal socio unico Comune di Bagni di Lucca, nell’assemblea dei soci, tenutasi il 3 aprile 2017, presso la sede comunale, a conferma della particolare attenzione dell’amministrazione Comunale a questo problema”. A questa lettera rispondono sia il curatore fallimentare dell’impianto, dottor Vannini, che chiede alla Regione ‘la concessione di una proroga del termine fissato per la revoca dell’autorizzazione integrata ambientale’, concessa dalla Regione il 12 aprile. Poi, l’ex amministrazione e l’ex sindaco, dopo la nostra denuncia del fatto, informati dai cittadini, cambia miracolosamente idea. Ci ha abituati a ciò, andando addirittura a dichiarare al bar che non dormiva perché sapeva che i suoi cittadini avevano una bomba ecologica, e tutt’ora, sotto i piedi. Dice che l’impianto ha chiuso grazie al suo intervento nella conferenza dei servizi: allora o mente da una parte o mente dall’altra. In realtà l’impianto è chiuso perché fallito. Se non dorme veramente la notte, perché non si è fatto lui portavoce in consiglio Comunale e in Regione, del problema, come ha fatto il nostro gruppo in Regione (già, loro non hanno santi in paradiso). Forse sono passate le elezioni e ora dormono sonni tranquilli? Per fare la sperimentazione della macchina soprannominata spremi pomodori di Vitiello, c’erano bisogno di modifiche allo stabile. Gli organi competenti, a partire dalla soprintendenza, avrebbero concesso le autorizzazioni? Con quali soldi Base, avrebbe bonificato i rifiuti, diventati in maggior parte, rifiuti speciali? Alla luce poi, della attuale situazione. E per riavere certificazioni elettriche, antincendio, idriche? Ci piacerebbe andare a vedere se i rifiuti provenienti da Santa Maria Capua Vetere, fossero stati compatibili con un impianto che dal 2010 non ha mai prodotto compost commercializzabile”.
Sull’interpellanza arriva l’appoggio da parte dell’amministrazione: “Martedì sera (10 luglio) – prosegue Gemignani -, di tale impianto se ne è parlato in Consiglio. Di fronte alla nostra ormai nota interpellanza, il consigliere Bianchi ha riferito che comunque la situazione è sott’occhio, che ormai l’impianto, come già da noi evidenziato, non ha più l’Aia, nonostante il ricorso al tar per riaverla, probabilmente per aumentare il valore dell’immobile, all’asta, da parte del curatore, che 800 tonnellate su 4.600, saranno smaltite nell’impianto di Certaldo, che per riaprirlo, ora, la Regione deve comunque interpellare i Comuni vicini e il nostro dichiarerà la propria contrarietà, che il sindaco ha inviato lettera a organi competenti per chiedere costanti informazioni su attività e sulla pianificazione del futuro dell’impianto, dichiarando il no dell’amministrazione a questo impianto. Il procuratore ha risposto dicendo di valutare le modalità giuste di liquidazioni da adottare e che comunque le risorse sono limitate. Ma, cosa importante, il consigliere Antonio Bianchi, ha dichiarato di appoggiare in pieno la nostra interpellanza. Siamo soddisfatti. Continueremo a vigilare, a fianco dei cittadini. Grazie al consigliere regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti per l’appoggio e all’associazione Lucchio Ambiente per tutte le battaglie fatte, insieme ai cittadini”.