Modifica atto per far assumere insegnanti: avvocato nei guai

24 maggio 2018 | 12:19
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Modifica atto per far assumere insegnanti: avvocato nei guai

Immissioni in ruolo per docenti al centro di una singolare vicenda giudiziaria. La voglia di vincere, l’avidità o chissà cosa ha fatto sì, secondo le accuse, che un avvocato di un comune della Valle del Serchio ora rischi il processo, un’eventuale condanna penale e provvedimenti disciplinari, molto severi, anche da parte del consiglio dell’ordine. Per il pm della procura di Lucca Enrico Corucci, non ci sono dubbi: l’avvocato deve essere processato per falso materiale e falso in atto pubblico. Per il legale, infatti, è stato chiesto il rinvio a giudizio e il prossimo 29 giugno dovrà comparire davanti al gup del tribunale cittadino per difendersi da tutte le accuse.

Secondo investigatori e inquirenti l’avvocato avrebbe addirittura manomesso e falsificato una decisione del Consiglio di Stato in favore dei suoi clienti, insegnanti, e l’avrebbe anche notificata via Pec (sempre nella versione alterata) all’Ufficio scolastico provinciale di Lucca. Ora dovrà rispondere appunto di falso materiale e falso in atto pubblico aggravato.
Stando alle ricostruzioni della magistratura e dei carabinieri il legale avrebbe falsificato un’ordinanza cautelare del Consiglio di Stato per consentire ai propri assistiti di essere immessi in ruolo per l’anno scolastico 2016/17, a discapito degli aventi diritto. Dopo poche settimane è ovviamente venuto fuori il maldestro tentativo di imbroglio perché intanto da Palazzo Spada avevano notificato la vera ordinanza cautelare a tutti gli interessati e all’ufficio scolastico provinciale lucchese. Da lì la denuncia che ha portato prima alle indagini e ora alla richiesta di rinvio a giudizio. Questa la frase originale del provvedimento del Consiglio di Stato del 2016: “Nel merito, a un primo esame non sembra trovare applicazione al caso di specie l’articolo 1, comma 96, della legge n.107 del 2015, il quale disciplina l’assunzione a tempo indeterminato, nel limite dei posti di cui al comma 95, dei soggetti iscritti a “pieno titolo” nelle pertinenti graduatorie, requisito che le parti appellanti non paiono possedere”. Tale frase nella versione alterata dell’avvocato era diventata invece l’esatto contrario con la dicitura falsa “con piena possibilità di assunzione, di incarichi di lavoro a tempo determinato e indeterminato”. A giugno l’udienza preliminare.

Vincenzo Brunelli