
Rifiuti, Coreglia come Roma. Lo pensa l’esponente di opposizione, Piero Taccini, dopo che in Comune è scoppiato il ‘caso Adigest’.
“Se si parla di rifiuti – dice Taccini – è davvero possibile paragonare il Comune degli Antelminelli a quello capitolino. Immondizia da tutte le parti, cassonetti che straripano di immondizia già da parecchi giorni, cassonetti rotti non sostituiti, cassonetti che non vengono mai o quasi mai igienizzati, spazzamento delle strade da programma “chi l’ha visto”. Questa è la situazione attuale che sono costretti a subire i cittadini del Comune di Coreglia. La diminuzione della tassa sulla Tari, pari al 2 per cento, è stato un vanto di questa amministrazione appena terminata la gara per l’aggiudicazione del servizio di smaltimento della nettezza urbana. I cittadini del Comune pagheranno la Tari il 2 per cento in meno, gridavano ad alta voce Ssindaco e maggioranza. Forse avevano ragione o forse no ma il fatto attuale è che tutti i cittadini del Comune di Coreglia Antelminelli, oggi, farebbero a meno di pagare il 2 per cento in meno a patto che il servizio funzionasse come dovrebbe funzionare. Invece le lamentele crescono di giorno in giorno, cambiano i suonatori ma la musica rimane la stessa, sempre più stonata, ovvero, si cambiano gli assessori, andandoli a cercare fra persone che niente hanno avuto a che fare con la scelta dei cittadini ma, purtroppo, l’immondizia cresce sempre di più”.
“Già, dopo alcuni mesi dall’inizio della gestione dei rifiuti – prosegue Taccini – tutti avevano capito che la ditta aggiudicataria del servizio lasciava molti dubbi sullo svolgimento regolare dello stesso. Ma all’amministrazione comunale questo non interessava un gran che perché tutti gli interessi, in quel periodo, erano rivolti alle vicissitudini dello stadio. Forse, se si fossero interessati di più anche alla questione “nettezza urbana”, ad oggi il Comune non si ritroverebbe in questa situazione. Infatti è solo dall’11 aprile, ovvero da poco più di 15 giorni, che l’amministrazione comunale si è svegliata contestando alla ditta Adigest una serie di inadempienze per un’ammenda totale di euro 50.300 euro”.
“Complimenti, era l’ora che suonaste la sveglia – prosegue Taccini – Forse dovreste spiegare ai cittadini anche il motivo del mancato ritiro dell’immondizia da parte della ditta Adigest. Visto che non lo fanno coloro che si vantavano di aver fatto risparmiare ai cittadini di Coreglia il 2 per cento sulla tassa della Tari, lo faccio io che su questo risparmio ho sempre esternato dubbi, adesso risolti. La ditta Adigest raccoglie (meglio dire raccoglieva) parte della nettezza urbana del Comune di Coreglia e la depositava presso l’impianto di smaltimento denominato Pioppogatto, sito nel Comune di Massarosa. In data 23 aprile (solo 3 giorni fa), la società Ersu, proprietaria del predetto impianto di smaltimento, ha dato il benservito alla ditta Adigest risolvendo il contratto con la stessa in quanto “gli impegni di pagamento presi non sono stati onorati, replicando all’infinito il consueto atteggiamento di estrema indifferenza e di colpevole negligenza”. Devo spezzare una lancia in favore del Comune di Coreglia il quale, in data 13 aprile, avrebbe corrisposto la cifra di euro 70.705,45 a corresponsione della fattura di gennaio 2018, a patto che la ditta Adigest si impegnasse a destinare tale cifra alla definizione del contenzioso con Ersu, in modo da poter riprendere regolarmente il servizio. Appello caduto nel vuoto considerando quanto deciso dalla Ersu”. “La ditta Adigest – spiega – ha incassato i 70.705,45 euro senza risolvere il contenzioso con la Ersu e così, in questa diatriba, chi ci rimette sono sempre, ancora e solo i cittadini che risparmiano il 2 per cento sulla tassa della Tari”.
“Alcune domande sorgono spontanee sindaco Amadei – è l’analisi politica – anche se so che non risponderà, come al solito: perché non vi siete interessati prima della questione rifiuti considerando che già da molto tempo è sorta la problematica? Perché non è mai stato messo in pratica quanto previsto dall’articolo 12 del “Capitolato speciale d’appalto” dove, nell’esecuzione d’ufficio è previsto che “verificandosi omissioni, deficienze o abusi nell’ottemperanza degli obblighi contrattuali da parte del personale incaricato dall’Impresa ed ove la stessa, regolarmente diffidata, non ottemperi agli ordini ricevuti e nei tempi indicati, il Comune avrà la facoltà di rivolgersi ad altra impresa del settore e fare eseguire d’ufficio, a spese dell’Impresa, gli interventi necessari per il regolare adempimento dei servizi, fatta salva l’applicazione delle penalità contrattuali ed il risarcimento del maggior danno subito dal Comune”? Non risponda a me sindaco Amadei, risponda ai cittadini che il 31 naggio 2015 le hanno chiesto di fare i loro interessi. Io, come detto in altre occasioni, non posso incidere sulle decisioni che ogni volta può prendere la maggioranza in consiglio comunale ma, come sempre, posso informare tutti i cittadini di quello che sta succedendo nel Comune di Coreglia Antelminelli, cosa che continuerò a fare senza soluzione di continuità”.