Vitiello: ‘Cacciato perché non gradito al sindaco’

6 aprile 2018 | 08:19
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Vitiello: ‘Cacciato perché non gradito al sindaco’

Giuseppe Vitiello, ex ad di Base, società dei rifiuti a Bagni di Lucca, torna all’attacco, stavolta senza risparmiare critiche nemmeno ai consiglieri d’opposizione Gemignani e lucchesi (leggi qui). “Ben prima di ottobre 2017 – afferma – erano noti ai consiglieri di maggioranza i dati sulla produzione dei rifiuti e sui risultati economici positivi di Base. La presidente Lucchesi , volendo essere corretta nel suo ruolo, avrebbe dovuto citare o riportare anche le controdeduzioni che il sottoscritto ha inviato a seguito del ricevimento del verbale della commissione di vigilanza, controdeduzioni accompagnate da un elevato numero di documenti ed allegati. Ovviamente i consiglieri Gemignani e  Lucchesi si son ben guardati dal citare queste controdeduzioni, venendo meno al più elementare principio di uno stato di diritto che prevede sempre la facoltà di difendersi o di fornire chiarimenti a chiunque  sia oggetto di accuse”.

“Avrebbero dovuto citarle – aggiunge Vitiello -, ed eventualmente chiarire il motivo per cui non venivano ritenute valide o giustificative. Si lancia l’accusa e la si trasforma in sentenza. Ovviamente di ciò verranno chiamati a rispondere personalmente in sede giudiziaria. Ma una cosa vera probabilmente hanno detto durante la conferenza stampa: Vitiello, avendo sostenuto Betti, non era uomo di fiducia dell’attuale sindaco. Non importa quante cose positive abbia fatto, va rimosso perché non è uomo di fiducia. Ma se si voleva semplicemente sostituire Vitiello con una persona di fiducia del sindaco, bastava dirlo, senza montare tutta questa inutile sceneggiata. D’altronde, a dicembre si sarebbe concluso il periodo di incarico – aggiunge Vitiello, e il sindaco poteva tranquillamente sostituirlo con chi voleva, anche se un minimo di rispetto delle procedure di evidenza pubblica non avrebbe fatto male. Quindi si sceglie per fiducia, si affidano le gestioni della società a chi ubbidisce, non a chi sa o vuole tutelare il bene assegnatogli , bene che come è noto appartiene alla cittadinanza e non certo al sindaco di turno”.