Scritte contro l’assessore regionale Remaschi

6 aprile 2018 | 14:23
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Scritte contro l’assessore regionale Remaschi

Scritte minacciose contro l’assessore regionale Marco Remaschi sono apparse lungo la strada tra Pontedera e Cascina. Un raid che ha subito suscitato la condanna della politica e la solidarietà da parte dei consiglieri regionali del Pd, Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni. 

“Noi – scrivono – siamo sempre disponibili al confronto con tutti, ma non accettiamo e non accetteremo mai la violenza sotto alcuna forma. Per questo esprimiamo ferma condanna per le parole rivolte all’assessore Remaschi. Ci troviamo sempre più spesso, purtroppo, a commentare gesti vili che non appartengono ad una civile dialettica: non è diffondendo parole di odio che si manifesta la contrarietà ad un’idea o una pratica, ma sempre con rispetto e senso civico. All’assessore va la nostra solidarietà”. “Condanniamo fermamente il gesto incivile e vile rivolto a Remaschi – scrive la federazione provinciale del Pd di Lucca -. Un modo di confrontarsi sui problemi che non appartiene alla dialettica politica ma è frutto di un clima di odio e cattiveria che non possiamo sottovalutare. Esprimiamo nel contempo la nostra vicinanza a Marco, politico e uomo delle istituzioni che non si è mai sottratto al dialogo e al confronto con tutti”. Piena solidarietà anche dal sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio: “Un gesto inqualificabile – dice il primo cittadino – che ci indigna e ci dispiace, perché ancora una volta, e sono sempre più numerosi gli episodi di questo tipo, si preferisce utilizzare la strada dello scontro frontale, della rabbia, dell’odio e dell’aggressività a quella dell’ascolto, del dialogo e del confronto acceso e rispettoso. Non è certo con la violenza, verbale o fisica che si sostengono le proprie idee, i propri dubbi e le proprie posizioni. Rinnovo l’invito di sempre: proviamo a unire, invece che dividere, proviamo a parlare, invece che urlarci in faccia o insultarci sui social o sui muri, proviamo a partecipare, invece che trasformare bufale in verità e distruggere tutto quello che non si condivide”.