Disagi per Brennero chiuso, Rinascimento punta il dito

15 gennaio 2018 | 13:07
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Disagi per Brennero chiuso, Rinascimento punta il dito

Il gruppo consiliare di minoranza Progetto Rinascimento di Bagni di Lucca interviene sulla chiusura della Statale del Brennero, definita “preoccupante e disastrosa”. “Al di là del problema meteorologico che si presenta ogni anno, si rileva una completa incapacità gestionale da parte dell’amministrazione comunale di Bagni di Lucca”, scrivono. 

“Purtroppo si torna a cose già dette – affermano gli esponenti del gruppo – e la temenza verso ogni ente superiore va di pari passo con l’arroganza verso i cittadini. Un mix tra Don Abbondio coi potenti e Don Rodrigo con i cittadini è l’unica politica evidente in questi mesi di nuova amministrazione. Forti con i deboli e deboli con i forti. Oggi a Bagni di Lucca si prendono ordini, e nessuno si erge a difesa dei cittadini. Con la passata amministrazione – riepilogano – i rapporti diretti, corretti, precisi ma determinati, con la prefettura, la Provincia, la questura e la Regione hanno obbligato in situazioni analoghe l’Anas a lavori addirittura in notturna senza sosta. I cittadini si ricorderanno i fari gentilmente messi a disposizione dalla Croce Rossa su richiesta del sindaco, che furono utilizzati per far lavorare i tecnici Anas 24 ore su 24, fino alla risoluzione del problema in meno di due giorni, con riapertura alle 5,30 di mattina. Oggi, addirittura non si vedono operai neanche il sabato e la domenica. Con disagio enorme per cittadini e utenti vari. Siamo stati estremamente tolleranti come opposizione, ripensando anche ai pretestuosi attacchi del passato. Ma i proclami di soldi a sfare, di porte aperte, di rapporti con tutti, che fine hanno fatto? Solo alcuni contributi in bassa percentuale, si e no al 50 per cento, mentre l’amministrazione Betti ha avuto finanziamenti dall’80 al 100 per cento a fondo perduto, senza aggravio, o minimale, sul bilancio comunale. Le manifestazioni – continua Progetto Rinascimento – ridotte o scomparse, i contributi ottenuti dalla passata amministrazione e confermati per anni, annullati a questa amministrazione che non osa fare alcuna protesta. Ma questi ‘santi in paradiso’ che dovevano addirittura dare un quid in più, dove sono scomparsi? Neanche sono in grado di mantenere soldi già stanziati, figuriamoci averne di nuovi. Di contro – concludono i consiglieri del gruppo di opposizione – locali e attività chiudono a caterva, mentre prima con strategia, diplomazia, supporto, incoraggiamento e dialogo ne sono stati aperti di nuovi. Questo è il risultato dell’arroganza verso chi ha investito a Bagni di Lucca e verso i cittadini che si impegnano. Chi può ora fugge a gambe levate. E il paese muore”.