Coreglia verso il rimpasto: via l’assessore Bigiarini

9 gennaio 2018 | 17:03
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Coreglia verso il rimpasto: via l’assessore Bigiarini

“Terremoto” in giunta a Coreglia. Si è dimesso l’assessore alle finanze e al bilancio Massimo Bigiarini, a cui erano state affidate le deleghe come membro esterno dell’esecutivo guidato dal sindaco Valerio Amadei. Il primo cittadino parla di ‘dimissioni accettate’, ma da qualche tempo era chiaro che l’incantesimo con Bigiarini stava ormai per rompersi. Quello iniziato sostanzialmente già nel primo mandato Amadei, quando l’allora consigliere di opposizione con il suo sostegno alla giunta ‘salvò’ l’amministrazione di centrosinistra. Per il secondo mandato, quel sostegno trovò un riconoscimento con la nomina ad assessore esterno. Ma ora le dimissioni di Bigiarini aprono ad un rimpasto di giunta che dovrà affrontare diversi nodi, in un periodo tra l’altro delicatissimo in ormai piena campagna elettorale per le politiche. Il primo cittadino ha comunque deciso per il momento di trattenere per sé le deleghe rimaste vacanti. Secondo Amadei, almeno nell’immediato, non ci saranno ripercussioni. “L’azione dell’amministrazione comunale procede come sempre in base agli impegni assunti di fronte alla popolazione e al programma elettorale presentato ai cittadini e che essi stessi hanno premiato con più dell’85% dei consensi”, ha ribadito Amadei.

“Giudico positivamente l’esperienza dell’assessore Bigiarini – continua il sindaco -. La nostra squadra di consiglieri e sostenitori tra la società civile è composta comunque da persone ben preparate e motivate, con le quali il cammino di questa amministrazione proseguirà nel suo impegno giornaliero per dare come sempre risposte alle necessità dei cittadini gestendo al meglio la cosa pubblica nel nostro Comune”.
La prima scossa di assestamento di questa crisi politica si era avuta qualche tempo fa. Secondo Piero Taccini, consigliere comunale di Un futuro per Coreglia già alla fine di novembre e precisamente il 28, data in cui Bigiarini avrebbe presentato al sindaco la richiesta di dimissioni. “I dubbi da me sollevati durante il consiglio comunale del 14 dicembre – osserva Taccini -, oggi sono diventati certezza. Allora parlai di meschinità del gruppo di maggioranza dell’amministrazione comunale di Coreglia. Oggi posso confermare anche l’aggettivo dato a quel gruppo. Non solo hanno perso l’ultimo pezzo rimasto dei due scelti dal sindaco come assessori esterni, ricordo il caso di Romina Brugioni, ma hanno atteso oltre un mese a comunicare le dimissioni dell’ex assessore Massimo Bigiarini. Infatti l’atto dimissionario del Bigiarini è datato 28 novembre. Probabilmente, nel frattempo, qualche partitocrate cercava di far sì che l’ex assessore tornasse sui suoi passi per non creare scompiglio nella maggioranza. Invece, lor signori, devono mettersi nella testa che quando abbiamo a che fare con persone che fanno lavorare il cervello nel modo giusto non possono esserci ripensamenti, se non per giusta fattibilità. Durante l’esposizione dei miei dubbi dissi anche che molto importanti sarebbero state le motivazioni delle dimissioni. E sono proprio quelle che devono preoccupare tutti i cittadini del Comune, soprattutto di coloro che fanno parte dell’85% che ha avuto fiducia nella lista del sindaco Amadei. Quella del Bigiarini è una constatazione che lo ha portato alla decisione presa. Su ciò che lo stesso ha potuto constatare – aggiunge Taccini -, io ho sempre avuto dei dubbi mai esternati per ovvi motivi ma che adesso posso portare alla luce: questa maggioranza non è all’altezza di amministrare il comune di Coreglia Antelminelli. Questa, in sostanza, è la motivazione delle dimissioni dell’ex assessore Bigiarini. Mi sovvengono le vere motivazioni per le quali anche la Brugioni, anche lei ex assessore esterno alla cultura, dette le dimissioni e, sommandole a queste, sono più che certo che ci troviamo di fronte ad un’incompetenza palesemente dimostrata nell’amministrazione di questo sfortunato comune. Da quando ho iniziato a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale, ho fatto venire alla luce tante, anzi, troppe magagne messe in essere sia dall’attuale maggioranza ma, soprattutto, dalla maggioranza della precedente amministrazione della quale ben quattro personaggi, sindaco compreso, fanno tutt’ora parte. E’ vero che ancora non ci sono state risposte da parte delle autorità da me informate ma è anche vero che la vera giustizia la dovranno fare, al momento opportuno, i cittadini del Comune che verranno da me informati di tutto quello che è di loro interesse e che le due ultime amministrazioni hanno combinato. Ex assessore Bigiarini, non si dispiaccia troppo della sua incapacità di far capire alla parte politica  la necessità di una visione collegiale e globale delle manovre da adottare e che il prendere coscienza che i margini entro i quali agire non consentono più ragionamenti politici – va avanti Taccini -, forse sarebbe meglio dire elettorali, al fine di adottare misure coerenti e conseguenti a salvaguardare il bilancio. Le ricordo un proverbio: non c’è più sordo di chi non vuol sentire, ma in questo caso sono più convinto che sia un binomio fra politica sbagliata ed ignoranza di chi la deve mettere in pratica. Ci siamo presi tante volte a bastonate durante i consigli comunali però, anche se ho sempre criticato le scelte politiche messe in atto dalla maggioranza, ho sempre riconosciuto quanto di buono fatto da chi doveva far quadrare il bilancio, come ho sempre riconosciuto quanto di buono era stato fatto dalla sua ex collega Brugioni, perché l’evidenza non si può negare. Adesso, purtroppo, i consigli comunali non saranno più gli stessi ma non mi preoccupo per me, perché, con questa maggioranza e con questa politica, avrò sempre qualcuno da prendere a ’bastonate’ ma sono veramente preoccupato per ciò che potrà avvenire, nell’immediato futuro, nel Comune del quale anch’io faccio parte come amministratore di minoranza. Io, al contrario di lei, Bigiarini, se la salute me lo permetterà, porterò in fondo il mio mandato di consigliere comunale anche perché ho da rendere conto solo ai cittadini di questo Comune e non a parti politiche ed il lavoro che mi aspetta fino a maggio del 2020 è molto lungo e difficoltoso. Voglio terminare con una frase di un noto filosofo, Sigmund Freud, probabilmente tanto caro a chi, ancora probabilmente, prenderà il suo posto: essere completamente onesti con se stessi è un buon esercizio”.