Continua l’emergenza frane in Valle, a Fiattone cede parapetto di un ponte.

13 dicembre 2017 | 13:46
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Continua l’emergenza frane in Valle, a Fiattone cede parapetto di un ponte.

Continua l’emergenza frane, dopo l’ondata di maltempo degli ultimi due giorni. E soprattutto in Valle del Serchio e in Alta Versilia, dove sono in azione i mezzi e gli operai della Provincia. A Borgo a Mozzano, invece, dopo l’esondazione del fiume al Ponte del Diavolo, il sindaco Patrizio Andreuccetti: “Non abbiamo sottovalutato l’allerta rossa, tenendo chiuse le scuole. Ma sul fatto che il Serchio sia straripato di nuovo sono molto arrabbiato. Non succedeva da almeno 6 anni e si tratta di una situazione eccezionale, che però – aggiunge – va risolta”. Nel frattempo, per l’intera provincia di Lucca, è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale. La dichiarazione è stata formalizzata oggi (13 dicembre) con la firma del decreto da parte del presidente della Regione Enrico Rossi. 

Il decreto parte dalla constatatzione del fatto che, nelle zone interessate dall’emergenza, si sono verificate, a seguito delle eccezionali precipitazioni, del forte vento e delle mareggiate, interruzioni di viabilità, frane e problemi al reticolo idraulico minore, con interruzione di servizi pubblici e dei collegamenti con le isole, danni a strutture pubbliche e private. La definizione nel dettaglio dei Comuni colpiti e delle iniziative da assumere, è stata rinviata ad una delibera che verrà adottata dalla giunta regionale nella prossima seduta. 
Intanto, in provincia di Lucca, si sta cercando di far fronte all’emergenza smottamenti. Continua, infatti, l’intervento di rimozione di terra, detriti e vegetazione caduti sulla carreggiata della strada provinciale 69 Castelnuovo-Colle-Careggine, nel comune di Castelnuovo, dove il transito è interrotto da ieri mattina. Una volta liberata la sede stradale sarà messo in sicurezza il versante e posizionati i geo-block lato monte.
La Provincia conta di riaprire la strada 69, almeno a senso unico alternato, venerdì (15 dicembre). Sempre in Garfagnana ma sulla vecchia sp 20 in località Selvapiana in direzione Fiattone, è crollata una porzione di un parapetto di un ponte. La Provincia ha immediatamente transennato l’area e posizionato la segnaletica del caso. E’ stato un sopralluogo dei tecnici per verificare la situazione. Intanto sulla sp 56 Valfegana uno smottamento ha interessato la carreggiata. La strada provinciale è comunque aperta a senso unico alternato.
Proseguono a ritmo serrato, da parte degli addetti della Provincia e delle ditte specializzate, gli interventi sulla sp 42 di Stazzema dove un chilometro prima dell’abitato del paese una frana ha completamente ostruito la carreggiata: si tratta in particolare di terra e vegetazione scivolata sulla sede stradale che da ieri la ditta sta rimuovendo dalla carreggiata. Circa 280 persone sono rimaste isolate.
A Borgo a Mozzano, invece, è tempo di riflessioni per il sindaco Patrizio Andreuccetti, che è già finito nel mirino della Lega Nord per la nuova esondazione del Serchio.
“L’allerta rossa emanata tra la mezzanotte di domenica e la mezzanotte di lunedì è stata la prima di quel tipo degli ultimi anni – sottolinea Andreuccetti – almeno da quando sono sindaco, ed altro non poteva richiedere che la chiusura delle scuole e l’avvertimento dei cittadini tramite Alert System e con ogni altro mezzo utile. A proposito di Alert System: mai sistema fu più efficace, raggiunge la gran parte delle famiglie del comune nel giro di un’ora. Certe polemiche autoreferenziali lasciano il tempo che trovano”.
“Più complessa invece – ha aggiunto il primo cittadino – è stata la gestione tra lunedì e martedì, con l’allerta rossa prolungata fino alle sei di martedì mattina solo per il fiume Serchio e tutti gli altri fattori in allerta arancione fino alle 13. Personalmente non ho mai avuto dubbi: fin dalle 14 di lunedì la mia idea era quella di chiudere le scuole anche per il giorno successivo. Borgo a Mozzano è un comune che per buona parte insiste sul Serchio, se il fiume fosse straripato a due ore dall’inizio delle lezioni, o se l’allerta rossa si fosse prolungata anche solo di poche ore, come avrei fatto a mandare i ragazzi a scuola? Da più parti mi si diceva che l’ora effettiva di lezione era sotto allerta arancione e che chiudendola avrei potuto creare un precedente. Non è un arancione in mezzo a due gialli, ho obiettato io, si tratta di un arancione immediatamente successivo ad un rosso, una accoppiata mai verificatasi sul nostro territorio. Non mi interessa aver avuto ragione – prosegue Andreuccetti – avrei preferito che il Serchio non straripasse affatto, quello che mi ha lasciato un po’ così è la diversità di opinioni tra enti e comuni. Come si può sottovalutare una allerta rossa del più grande fiume del territorio? E’ la banale logica che mi ha lasciato perplesso. Per fortuna anche altri colleghi l’hanno pensata così e almeno in Media Valle siamo stati compatti sulla chiusura. Io sono assolutamente convinto di aver agito per il bene comune e sono anche contento che, tranne qualche disagio ed un po’ di paura, tutto sia trascorso senza danni né a persone né a beni”.
Non da ultimo il problema dell’esondazione: “C’è poi il tema del perché il Serchio è straripato ancora una volta nella zona del Ponte del Diavolo – va avanti il primo cittadino -. Sul punto sono molto arrabbiato. Intanto va detto che non succedeva da sei anni, e che quindi si tratta di una situazione eccezionale, che però va risolta. Da anni abbiamo fatto presente la cosa a tutti gli enti coinvolti, durante l’anno in corso abbiamo a lungo sollecitato ed infine ottenuto un tavolo tenutosi in ottobre in cui abbiamo condiviso con gli altri enti le problematiche della zona. Ancora di risposte concrete non se ne sono viste. Insisteremo, senza mollare, perché quella zona deve essere messa il più possibile in sicurezza”.