
“La situazione che si è venuta a creare riguardo alla costruzione del nuovo campo da calcio è molto ambigua e merita di essere approfondita nelle sedi opportune”. Così affermano la consigliera regionale della Lega Nord Elisa Montemagni, firmataria di un’interrogazione regionale e il consigliere di minoranza del gruppo consiliare comunale Un futuro per Coreglia Piero Taccini, sulla questione del campo sportivo di Ghivizzano.
“Non vogliamo credere – dicono i due esponenti – che si stia cercando di insabbiare una vicenda che nasconde elementi molto poco chiari, ma quanto sta succedendo in merito alla realizzazione del nuovo campo sportivo di Ghivizzano lascia aperta ogni ipotesi. Gli elementi per dubitare a nostro avviso ce ne sono molti: il fatto che il Comune non abbia escusso la garanzia fideiussoria nei confronti della ditta prima aggiudicataria dell’appalto per danni stimati dal Comune quantificati in oltre 23mila euro; la richiesta danni avanzata dalla stessa nei confronti del Comune e la quasi immediata rinuncia alla stessa da parte dell’aggiudicataria; l’omissione da parte del Comune alla trasmissione all’Anac della risoluzione per grave inadempienza del contratto; il fatto che il gasdotto, che attraversava nel sottosuolo il nuovo impianto e che avrebbe inizialmente ostato alla realizzazione dello stesso, sia stato successivamente spostato; il fatto che i lavori siano stati affidati in seconda battuta ad un raggruppamento di imprese che compaiono spesso come sponsor alle iniziative della squadra di calcio; senza dimenticare la scarsa trasparenza legata ad un ipotetico conflitto di interesse che vedrebbe coinvolto l’assessore regionale Remaschi, già sindaco di Coreglia e molto vicino alla società sportiva attualmente gestore dell’impianto sportivo, lasciano, quindi, molti dubbi sull’intero progetto”.
“Crediamo – concludono Montemagni e Taccini – che sulla vicenda debba essere fatta estrema chiarezza, anche in relazione alla valutazione di strategicità che la Regione ha rilasciato sul progetto e sui motivi che hanno determinato ben tre proroghe dei termini per la fine dei lavori, che diversamente avrebbero determinato la decadenza del finanziamento regionale concesso. Onestamente crediamo che l’annullamento del contributo regionale non sia più differibile”.