Legge di stabilità, sciopero degli straordinari

25 novembre 2017 | 10:39
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Legge di stabilità, sciopero degli straordinari

Sciopero degli straordinari, della flessibilità e dei turni per il prossimo 2 dicembre anche a Lucca. La Fiom Cgil di Lucca aderisce in questo modo alla mobilitazione nazionale della Cgil.

“Il direttivo della Fiom provinciale di Lucca, riunitoti il 24 novembre – si legge in una nota -, considera importante la mobilitazione nazionale indetta dalla Cgil per il 2 dicembre, solo se è intesa come primo passo di una vertenza che deve (e doveva) vedere fin da subito la proclamazione dello sciopero generale. La legge di stabilità, che il Parlamento si avvia a discutere, ancora una volta non prevede niente a favore del lavoro, non va nella direzione del necessario rilancio delle politiche industriali, che sarebbe invece quanto meno indispensabile per permettere una ripresa economica. Lascia – aggiunge la Fiom – praticamente immutata la cancellazione degli ammortizzatori sociali prevista dal Jobs Act, con gravissime conseguenze per le aziende in crisi (anche nella nostra provincia a cominciare da Kme) in cui potrebbero diventare inevitabili i licenziamenti. La legge Fornero sulle pensioni va modificata radicalmente a partire dal blocco dell’età pensionabile – prosegue la nota -. Non è pensabile lavorare fino a 67 anni di età e oltre. Deve essere prevista una flessibilità in uscita a partire da 62 anni di età. 41 anni di contributi sono anche troppi. Bisogna trovare, per le donne, meccanismi che riconoscano il lavoro di cura. Deve essere ripensato complessivamente il modello previdenziale: un sistema interamente contributivo non è sostenibile, c’è il rischio di un’implosione con conseguenze sociali inimmaginabili, in particolare per i più giovani. In questo quadro, la Fiom di Lucca si impegna a partecipare alla manifestazione del 2 dicembre, confermando in tale data lo sciopero degli straordinari, della flessibilità e dei turni (a partire da venerdì notte) ma ribadisce che tale iniziativa deve rappresentare solo l’inizio di un percorso vertenziale scadenzato sui temi del lavoro e delle pensioni, a sostegno della nostra contromanovra”.