Progetto Rinascimento: ‘Bianchi ci tuteli in Ato’

3 novembre 2017 | 17:37
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Progetto Rinascimento: ‘Bianchi ci tuteli in Ato’

Progetto Rinascimento, la lista civica che alle ultime elezioni ha sostenuto la candidatura a sindaco di Massimiliano Betti, dopo le dichiarazioni del consigliere comunale Bianchi, delegato a rappresentare Bagni di Lucca, in Ato rifiuti, il quale ha riferito in consiglio riguardo al suo operato, interviene difendendo la legittimità di Bagni di Lucca a continuare a gestire i rifiuti in house attraverso la società totalmente pubblica Base.

Betti riporta stralci di sentenza e pareri del Tar e del consiglio di Stato. “A proposito di quanto affermato dal consigliere Paolo Bianchi in consiglio comunale – esordiscono dalla lista civica – per chiarezza ai cittadini e allo stesso consigliere, che sarà opportuno conosca la materia prima di votare in sede di assemblea per evitare danni, precisiamo quanto segue. Le problematiche sollevate dall’Ato sono state oggetto di due sentenze, la prima del Tar Toscana e la seconda del Consiglio di Stato. E’ pertanto necessario riferirsi ad entrambi gli atti per avere una visione complessiva della situazione giuridica. Il Tar – aggiungono dalla lista di Betti – aveva rigettato il ricorso dell’Ato motivandolo con il fatto che era stato tardivamente notificato, il ricorso, in particolare alla società Bagni di Lucca Servizi (Base).
Vi è quindi un’evidente vizio procedurale da parte dell’Ato, che tuttavia aveva richiesto di entrare anche nel merito delle questioni sollevate, cioè che fosse necessario prevedere nell’affidamento in House della Bagni di Lucca Servizi anche una scadenza coincidente con l’avvio della gestione unitaria da parte dell’Ato”.
In poche parole, – dicono da Poogetto Rinascimento – il Tar rinvia la discussione nel merito ad una successiva fase, allorquando siano maturati interessi concreti ed attuali da parte dell’Ato al momento dell’affidamento del servizio, affidamento che a parere dello stesso Ato è ben lungi dall’essere effettivo. In sostanza, per chiarire ulteriormente questo aspetto, il Tar dice che quando l’Ato avrà affidato il servizio, e solo allora, lo stesso potrà avviare un’azione di tutela giudiziaria per affermare, eventualmente, il proprio diritto a veder conclusa la gestione in House e a veder confluita tale gestione nella propria gestione unitaria.
Il successivo ricorso al consiglio di Stato ha determinato un’ulteriore precisazione su questo aspetto.
Il secondo grado di giudizio della giustizia amministrativa infatti conferma la decisione del Tar di rigettare il ricorso per tardività, affermando ulteriormente il diritto di Bagni di Lucca Servizi di poter o dover tutelare i propri interessi in sede giurisdizionale. “Tanto che – continua Betti e cita direttamente il consiglio di Stati – nel parere si legge che In ragione di quanto rilevato la titolarità da parte del Comune di Bagni di Lucca di poteri di controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi nei confronti della Bagni di Lucca Servizi, in virtù dei quali quest’ultima è qualificabile come società in house. Ciò non elide la soggettività giuridica derivante dalla costituzione nelle forme di legge di tale società e dunque la sua idoneità ad assumere la veste di controinteressato rispetto all’impugnazione della delibera con cui essa ha avuto in affidamento il servizio di igiene urbana per conto del Comune controllante. Sotto questo profilo la qualità di controinteressato è in altri termini indiscutibile”.
“In sostanza, – spiegano dalla lista civica dell’ex sindaco oggi, dai banchi dell’opposizione – il consiglio di Stato afferma che la società ha tutto il diritto di veder riconosciuti i propri diritti, derivanti ad esempio dall’affidamento ricevuto dal Comune, a prescindere dalla particolare attività di controllo analogo che lo stesso Comune esercita sulla società. L’Ato, consapevole delle sue responsabilità sulla tardività della presentazione del ricorso, aveva comunque chiesto al consiglio di Stato di entrare nel merito delle questioni poste (ovvero della prevalenza della gestione Ato nei confronti di quella in house). Tale richiesta – insiste Betti – di entrare nel merito è stata rigettata dal consiglio di Stato che afferma: “Da ultimo, si rileva che all’udienza di discussione del 27 aprile 2017 il difensore dell’Autorità d’ambito ha chiesto che le questioni di merito dedotte con la propria impugnazione siano comunque esaminate a prescindere dalla fondatezza della dichiarazione di irricevibilità del ricorso. Una simile richiesta non può tuttavia essere accolta”.
In definitiva quindi emerge con chiarezza che la questione del passaggio del servizio da Base al gestore unico di Ato, qualsiasi esso sia e qualsiasi sia la forma dello stesso, non è automatica, come richiedeva l’Ato, ma sarà frutto di una valutazione anche in sede giudiziaria nella quale la società Base, oltre al Comune di Bagni di Lucca, avranno tutto il diritto di ribadire o affermare i propri interessi. In quel momento – dice Betti – si entrerà probabilmente nel merito delle questione si potranno valutare tutti gli aspetti economici, tecnici o altro che possa rendere giustificabile un eventuale passaggio della gestione da Base al gestore Ato. Un tavolo di confronto su cui ognuno potrà, se vorrà, fare la propria parte e curare i propri specifici interessi, ciò mette il Comune di Bagni di Lucca nella posizione di poter scegliere se aderire o meno al gestore unico”. Da precisare che la momento Bagni di Lucca è dentro reti ambiente ma continua a gestire autonomamente il servizio di raccolta rifiuti in attesa che arrivi il gestore unico dei rifiuti. “Infine – conclude Betti – visto che i dirigenti di Ato vorrebbero partire il prima possibile dobbiamo ricordare che avendo guadagnato la possibilità di scegliere, se e quando aderire, Comune e Società potranno fare confronti anche in merito ai numeri della raccolta, all’occupazione ed ai prezzi applicati e non solo in base ad imposizioni partitiche”.
“Invitiamo il consigliere Bianchi – aggiungono dalla lista civica – e tutta l’amministrazione a non avere tutta questa fretta nel riallinearsi ad ordini di scuderia, e nel contempo nell’avere più coraggio nel difendere gli interessi dei propri cittadini, perché se non si lotta decisi per il nostro territorio, si fa molto presto a perdere quanto conquistato in questi anni”.