Chiude piscina Villa Ada, la replica della Nuova Atomica

1 ottobre 2017 | 11:09
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Chiude piscina Villa Ada, la replica della Nuova Atomica

L’associazione Nuova Atomica Bagni di Lucca Terme non ci sta dopo il consiglio comunale di venerdì e l’annuncio della chiusura della piscina di Villa Ada da parte del Comune. E risponde con una dura requisitoria alla maggioranza che governa il Comune termale.
“L’ignorare, da parte del Comune – si legge in una nota della società, inviata dalla presidentessa Iva Rebecchi – le nostre comunicazioni del 13 giugno e del 25 settembre, non dimostra altro che la volontà dell’amministrazione era quella di indurre l’associazione Nuova Atomica a chiudere la piscina per poi attribuirgliene le colpe. Guardando il video del consiglio comunale del 28/ settembre leggendo gli articoli pubblicati percepiamo chiaramente un attacco all’associazione Nuova Atomica e in particolare alla persona del suo presidente con risvolti che parrebbero essere squisitamente politici, con fini a noi poco chiari e quindi sconosciuti”.

“Dobbiamo precisare – dicono dalla società – come non risponda al vero quanto dichiarato nella seduta consiliare e cioè che la volontà di chiudere dipenda dalla associazione e che la data del 30 settembre sia stata decisa unilateralmente e senza alcuna motivazione. Vero è che l’impianto, come confermato anche nella menzionata seduta consiliare, necessita di interventi urgenti e non prorogabili e che vi sono da definire questioni economiche inerenti il rimborso delle spese sostenute dalla nostra associazione in tutti questi anni, per risolvere le problematiche tecniche e strutturali dell impianto e per garantire il funzionamento a norma dello stesso: questioni sulle quali il Comune non ha mai risposto e neppure ha menzionato nella seduta consiliare (nella quale la nostra lettera è stata letta solo in minima parte e si è omesso volontariamente di citare le altre questioni in essa trattate)”.
“Per quanto riguarda, poi, la data – conclude la Nuova Atomica – essa corrisponde all’ingresso del nuovo gestore (1 ottobre) indicato nel bando. Del tutto false sono poi le dichiarazioni circa la mancanza di volontà di trovare un accordo. Da parte nostra ci siamo mostrati ben disponibili e rinnoviamo ancora una volta tale disponibilità ad un incontro per cercare di definire tutte le questioni ed evitare che il protrarsi di questa situazione altro non faccia che nuocere alla comunità e ai ragazzi”.