Il borgo di Ghivizzano Castello vuole rivivere

12 agosto 2017 | 15:01
Share0
Il borgo di Ghivizzano Castello vuole rivivere

Un gruppo di residenti capitanati da un pensionato, Gisberto Rossi, ha tutta l’intenzione di rivitalizzare Ghivizzano Castello. E’ il motivo per il quale ieri (11 agosto) lo stesso Rossi ha incontrato il primo cittadino di Coreglia, Valerio Amadei: sul tavolo, un progetto articolato per far rivivere una frazione fascinosa, ma oggi poco frequentata. Partendo da quella convivialità che solo cibo e bevande riescono a plasmare. “Ho 67 anni – racconta Rossi – e durante le mie frequenti passeggiate ho maturato una decisione: possiamo e dobbiamo fare qualcosa di più per questo borgo, estremamente suggestivo, eppure semi deserto. Sì, esiste già qualche evento sporadico, ma insieme ad altri residenti vorremmo creare un circolo per rivitalizzare questa zona ogni giorno dell’anno”. Per questo, tuttavia, sono necessarie autorizzazioni e basi operative: “Il sindaco mi ha detto che ci darà delle risposte dopo ferragosto – prosegue Rossi – circa la possibilità di insediarci in un locale, costituire un’associazione e cominciare a somministrare cibo e bevande. In questo senso, ci sarebbero già una location pronta ed un’altra che, invece, ha bisogno di più tempo”.

Il cruccio maggiore dei residenti concerne i turisti: sono davvero pochi quelli che conoscono ed apprezzano il borgo e, ogniqualvolta si trovano a passare da quelle parti, non incontrano alcun punto ristoro. Un forte disincentivo che, adesso, i residenti vogliono mandare in archivio, svoltando: “Possiamo far rinascere una struttura bellissima – puntualizza il pensionato – anche mediante una serie di eventi capaci di svilupparsi lungo il corso dell’anno. Le idee non mancano: mio padre era fotografo ed io, oggi, possiedo oltre 16mila scatti d’epoca. Potremmo tranquillamente allestire una mostra”.
Oltre a questo, anche un bed & breakfast della zona, che propone modelli fiorentini ottocenteschi ed intercetta specialmente turisti, appare estremamente interessato al progetto, così come alcune agenzie immobiliari della piana lucchese. Il modello da seguire, peraltro, non è nemmeno troppo distante: “Pensiamo a Barga – conclude Rossi – che nel tempo è diventata luogo di ritrovo per stranieri ed artisti. Noi non ambiamo a tanto, ma nel nostro piccolo vorremmo creare un qualcosa del genere, un punto di ritrovo per le eccellenze del mondo della cultura e dell’arte, oltre che per turisti che vogliono vivere, per qualche giorno, l’esperienza del piccolo borgo”. Nel programma presentato in Comune, inoltre, ci sono eventi a cadenza settimanale e cene organizzate dall’eventuale circolo che, a questo punto, si augura di vedere la luce.

Paolo Lazzari