Commozione a Sassorosso per la doppia intitolazione a personaggi illustri del territorio

La piazza del paese al generale Giovanni Luigi Domini e la strada che conduce alla chiesa parrocchiale a Don Giuseppe Santandrea. Inaugurata anche la scultura ‘Scalpellino al lavoro’
Una cerimonia sentita e partecipata, con momenti fortemente commoventi, nel segno di due personalità che hanno lasciato un segno indelebile nella loro comunità.
Doppia emozione ieri mattina (28 settembre) nel piccolo borgo di Sassorosso, frazione del Comune di Villa Collemandina, per l’intitolazione della piazza del paese al generale Giovanni Luigi Domini e della strada che conduce alla chiesa parrocchiale a Don Giuseppe Santandrea alla presenza delle autorità politiche, militari e religiose e delle associazioni combattentistiche e d’Arma.
La mattinata si è aperta con il raduno dei partecipanti alcampo sportivo di Sassorosso. Da qui è partito il corteo verso la chiesa di San Michele Arcangelo, nel centro del paese, dove si è celebrata la messa officiata dal vicario generale dell’arcidiocesi di Lucca Monsignor Michelangelo Giannotti assieme al vicario episcopale per l’area della Valle del Serchio Monsignor Angelo Pioli, abate di Castelnuovo di Garfagnana ma nativo proprio del paese di Sassorosso, il parroco di Villetta don Giovanni Marovelli, il parroco di Pieve Fosciana don Giovanni Grassi e il parroco di Lammari don Giovanni Romani.
Dopo la cerimonia eucaristica, ci si è spostati nella via attigua alla piazza, sopra la chiesa, dove i familiari di don Giuseppe Santandrea hanno scoperto la targa a lui intitolata. Per l’occasione è stato ricordato come don Giuseppe abbia donato la sua vita al servizio pastorale fino al giorno della sua scomparsa, trascorrendo ben 73 anni ininterrotti con i suoi compaesani. Dal 1985 è stato parroco di Sassorosso e poi amministratore parrocchiale di Cerageto. Sacerdote colto, intelligente, disponibile, ha insegnato matematica e geografia nel seminario minore di Castelnuovo di Garfagnana e religione alla scuola media Statale del capoluogo.
“Ho conosciuto don Giuseppe – ha ricordato il sindaco del Comune di Villa Collemandina Francesco Pioli – nel 1980 ovvero nel mio primo anno da sindaco. Da allora, ho avuto con lui continui dialoghi e incontri per confrontarci sui bisogni e le necessità dei paesi sotto la sua cura al fine di migliorarli socialmente. In maniera cordiale e rispettosa, gli dicevo che era il mio Ccnsigliere aggiunto. Attento osservatore del territorio, dispensava suggerimenti su lavori da fare ed interventi da eseguire. Uno di questi è stato proprio la strada che oggi gli intitoliamo, da lui fortemente voluta per un più facile accesso alla chiesa parrocchiale”.
Contestualmente, nella piazza del paese, è stata scoperta la scultura Scalpellino al lavoro realizzata – con marmo proveniente dalla vicina cava di Sassorosso – dall’artista Filippo Checchi con il professor Francesco Roviello. L’opera è parte integrante del progetto Villa Collemandina – Lungo le strade dell’arte contemporanea. Atelier aperti, promosso dal Comune di Villa Collemandina in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze e con il contributo della Regione Toscana, nato da un’idea del professor Giandomenico Semeraro, coordinatore e docente di storia dell’arte profondamente legato al Comune di Villa Collemandina. All’inaugurazione era presente anche il professor Cristian Biasci, titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Il corteo si è quindi spostato nella piazza intitolata a Giovanni Luigi Domini dove i parenti del generale hanno provveduto alla scopertura della targa in sua memoria. È seguito un momento solenne, con l’alzabandiera e la lettura della brillante carriera nel campo dell’aeronautica del militare, originario proprio di Sassorosso, alla presenza di una qualificata rappresentanza del comando della 46esima Brigata Aerea di Pisa al seguito del colonnello Andrea Quaglia. Durante gli interventi è emerso il profondo attaccamento del generale alla sua terra d’origine: nel 2009 il Comune di Villa Collemandina gli aveva conferito la cittadinanza affettiva del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano attraverso il progetto ParcoAppennino nel Mondogestito dall’Unione Comuni Garfagnana.
“Un particolare ringraziamento per questa cerimonia va a Sua Eccellenza il prefetto di Lucca Giuseppa Scaduto – ha concluso il sindaco Pioli – che ha concesso l’autorizzazione ad intitolare questa piazza al generale Domini in deroga al limite dei 10 anni dalla scomparsa, essendo stato riconosciuto come persona con meriti particolari. La giunta comunale ha voluto compiere questo doveroso gesto in segno di riconoscenza e gratitudine per l’esempio dato, sia umanamente che professionalmente, dal nostro concittadino che, con la sua vita, ha dato lustro a tutta la comunità”.
La giornata si è conclusa con un pranzo all’ex Nido dell’Aquila in località Col dei Venti, al quale sono stati invitati tutti i partecipanti alla cerimonia.



