Cala la domanda di lavoro in provincia di Lucca: -23% nel settore del turismo

19 aprile 2024 | 12:40
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Cala la domanda di lavoro in provincia di Lucca: -23% nel settore del turismo

Negative le previsioni per il prossimo trimestre: regge l’industria, male i servizi

Cala di circa il 10% la domanda di lavoro nel trimestre aprile-giugno 2024, per le imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa contrazione è principalmente attribuibile al settore dei servizi, con particolare riferimento a turismo, servizi a persone e imprese. È importante considerare, a questo proposito, il diverso posizionamento della Pasqua nei due anni, il che potrebbe aver influenzato le assunzioni, con una parte probabilmente spostata nel primo trimestre di quest’anno penalizzando, di conseguenza, il secondo. I dati mensili confermano questa tendenza, con una diminuzione nel confronto tra marzo dello scorso anno e marzo di quest’anno e una crescita nel confronto di aprile. Nel trimestre, si osserva un ulteriore aumento della domanda di lavoro nel settore edile, il che conferma l’ipotesi che i lavori avviati grazie ai bonus governativi siano ancora, almeno in parte, da completare. Sempre su livelli storicamente elevati il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Tra le professioni più richieste si registra una prevalenza di addetti nelle attività di ristorazione, giustificata dall’inizio della stagione turistica, seguono gli addetti alle vendite. Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati rilevati per il trimestre aprile-giugno 2024 su un campione di oltre 2.600 imprese con dipendenti delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa dal Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche – Isr.

“I dati dell’indagine Excelsior evidenziano, dopo un lungo periodo di crescita, una prima battuta d’arresto per la domanda di lavoro – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest -. Al di là di fattori specifici che interessano il turismo e le costruzioni, è necessario monitorare attentamente queste tendenze e adottare misure appropriate per stimolare la crescita. Su questo versante la Camera si impegna per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, sostenendo iniziative mirate. Ci adoperiamo infatti per offrire non solo attività formative, ma anche servizi di orientamento che aiutino i giovani e i meno giovani a sviluppare le competenze richieste dal mercato e a trovare opportunità occupazionali per promuovere una crescita inclusiva e sostenibile”.

In provincia di Lucca, nel trimestre aprile-giugno del 2024, la previsione delle assunzioni da parte delle imprese lucchesi con dipendenti arriva a 14.290 unità, con una sensibile diminuzione (-13%, corrispondente a -2.200 unità) rispetto al medesimo trimestre del 2023. Le imprese dichiarano che il 44% delle assunzioni sarà difficile da farsi. L’aver maturato una precedente esperienza nel settore è richiesta a oltre il 43% degli ingressi. Delle assunzioni in programma, il 27% interessa candidati con un livello di istruzione secondario, mentre il 42% è rivolto a personale con qualifica di formazione o diploma professionale. La domanda di laureati si attesta al 6%, mentre nel 24% dei casi è ritenuta sufficiente la sola scuola dell’obbligo. Solo l’1% è riferito a Its. La dinamica della domanda di lavoro nel secondo trimestre dell’anno vede una rilevante crescita dell’Industria (+57%, corrispondente a +1.220 unità, grazie anche alle costruzioni), mentre risulta di segno negativo l’andamento dei Servizi, con una previsione di diminuzione delle assunzioni programmate del -24%, pari a -3.420 unità.

I principali indirizzi di studio richiesti

Delle assunzioni in programma, il 27% interessa candidati con un livello di istruzione secondario, mentre il 42% è rivolto a personale con qualifica di formazione o diploma professionale. La domanda di laureati si attesta al 6%, mentre nel 24% dei casi è ritenuta sufficiente la sola scuola dell’obbligo. Solo l’1% è riferito a Its.

Scendendo nello specifico, si evidenzia che per il livello universitario l’indirizzo maggiormente richiesto è quello economico, con una previsione di laureati in ingresso pari a 240 unità. A seguire, con una previsione di assunzioni di circa 130 unità, l’indirizzo insegnamento e formazione e poi l’indirizzo ingegneria industriale (100) e quello in ingegneria elettronica e dell’informazione (70).

La previsione relativa al livello scolastico secondario vede al primo posto l’indirizzo turismo, enogastronomia e ospitalità con 1.120 unità richieste nel trimestre, seguito dall’indirizzo amministrazione, finanza e marketing con 1.010 unità, dall’indirizzo meccanica, meccatronica ed energia con 410 ed infine da quello in elettronica ed elettrotecnica con 380.

Per gli studenti con qualifica di formazione o diploma professionale l’indirizzo ristorazione è nettamente quello più rilevante con una previsione di 1.970 entrate, complice anche l’avvio della stagione turistica. A seguire l’indirizzo servizi di promozione e accoglienza (800), l’indirizzo meccanico (640) e quello amministrativo segretariale (480).

Ingressi per fascia di età

Il 63% degli ingressi previsti nel trimestre aprile-giugno 2024 interesserà lavoratori di età inferiore ai 45 anni: il 32% delle assunzioni sono infatti rivolte a giovani fino a 29 anni d’età, mentre il 31% a candidati nella fascia di età 30-44 anni. Il 7% delle assunzioni è poi destinato a lavoratori con 45-54 anni, mentre nel 29% dei casi l’età è considerata un requisito non rilevante.

La dinamica dei comparti

La dinamica della domanda di lavoro nel secondo trimestre dell’anno vede una rilevante crescita del comparto dell’Industria (+57%, corrispondente a +1.220 unità), mentre risulta di segno negativo l’andamento dei servizi, con una previsione di diminuzione delle assunzioni programmate del -24%, per -3.420 unità.

In conseguenza dei suddetti andamenti, la richiesta di lavoratori proveniente dall’industria si porta a oltre 3.350 unità, mentre quella prevista dai servizi scende a quota 11 mila assunzioni nel trimestre. Con riferimento ai settori specifici del comparto industriale, il manifatturiero e le public utilities fanno registrare un aumento del +48%, per 2.470 entrate complessive nel trimestre. In forte crescita, quasi raddoppiando i valori dell’anno precedente (+420 assunzioni), anche il settore delle costruzioni, per un totale di 880 entrate nel trimestre. Il settore riprende quindi a crescere nonostante l’esaurirsi degli incentivi fiscali, ma va anche considerato che nel secondo trimestre del 2023 si era registrata una significativa diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Nei servizi la domanda di lavoro nel trimestre cresce del +3% per il commercio arrivando a 1.790 addetti richiesti. Le contrazioni maggiori si manifestano invece nel turismo che, con 4.820 ingressi previsti nel periodo aprile-giugno 2024, vede un calo del -23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in valore assoluto -1.480 unità. Si tratta di una previsione degli operatori del settore che desta preoccupazione per un periodo che rappresenta l’avvio della stagione estiva, ma che risente in parte del fatto che nel 2023 le festività pasquali erano cadute nel mese di aprile.

In contrazione anche la domanda di lavoro prevista dai servizi alle imprese, la cui richiesta si ferma a 1.480 unità, con 910 entrate in meno (-38%) rispetto al corrispondente periodo del 2023. Risulta significativa anche la diminuzione per i servizi alle persone, in calo di oltre mille unità (-28%) nel trimestre a quota 2.860 entrate previste.

Le professioni più richieste nel trimestre

Nel trimestre aprile-giugno 2024 tra le professioni impiegatizie e commerciali si registra una forte richiesta di addetti nelle attività di ristorazione (3.830), giustificata dall’inizio della stagione turistica, seguiti da 1.080 addetti alle vendite e 780 addetti ai servizi di sicurezza, vigilanza e custodia.

Tra gli operai specializzati le prime tre posizioni prevedono un numero di entrate simile, con i lavoratori del settore edile (390 unità), i conduttori di veicoli a motore (390 unità) e i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (380 unità).

Tra le professioni ad elevata specializzazione sono richiesti 130 tecnici dei rapporti con i mercati, 120 tra insegnanti nella formazione professionale e istruttori, 110 tecnici della salute e 100 tecnici dell’organizzazione e amministrazione delle attività produttive.

Le professioni non qualificate, infine, evidenziano una rilevante richiesta di personale non qualificato nei servizi di pulizia (2.010 unità), di personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (470 unità) e di personale non qualificato nella manifattura (150 unità).

La previsione di aprile

Il mese di aprile del 2024 presenta una diminuzione della domanda di lavoro delle imprese lucchesi con dipendenti, con un rallentamento del -6% corrispondente a -280 unità rispetto allo stesso mese del 2023, per un totale di 4.480 entrate.

Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro si stabilizza rispetto all’anno scorso: le imprese incontrano difficoltà nel trovare le professionalità richieste nel 41% dei casi, un punto percentuale in più rispetto ad aprile 2023.

Nel 18% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato (11%) o di apprendistato (7%), mentre per il restante 82% è previsto un contratto a termine, prevalentemente a tempo determinato (66%).